I fumatori per Regione: umbri primi con il 24,8%

Liguria seconda (23,10) Sicilia terza (22,5%). Nel mondo sono un miliardo

La maggiore percentuale di fumatori in rapporto alla popolazione residente si trova in Umbria. Lì quasi un quarto della popolazione accende una sigaretta almeno una volta al giorno. I dati sono dell’Istat che ha rilevato il numero di fumatori per Regione. E i risultati sono quelli mostrati nell’infografica interattiva sopra. Al primo posto c’è, appunto, l’Umbria con una percentuale altissima: il 24,8% per la precisione, di persone da 14 anni in su è un fumatore.

I fumatori per Regione: ecco chi ne ha di più

Il 24,8% dell’Umbra si confronta con la Regione ultima in classifica per percentuale di fumatori. Si tratta del Veneto dove solo il 16,3% delle persone con più di 14 anni accende una sigaretta almeno una volta al giorno. Ma torniamo in testa alla classifica. Dopo l’Umbria c’è la Liguria con il 23,1% di fumatori seguita, al terzo posto, dalla Sicilia con il 22,5%. Come si vede la classifica non tiene conto dei parametri classici della divisione dell’Italia quando si parla di classifiche.

Il 19,7% dei lombardi fuma abitualmente

La divisione, per esempio, Nord-Sud non è rispettata: la maggiore percentuale di fumatori si trova indifferentemente in Regioni del Nord come in quelle del Mezzogiorno. Infatti dopo la Sicilia c’è l’Emilia Romagna seguita a sua volta da un altro territorio del Sud, il Molise dove il 22,4% delle persone fuma abitualmente. La Lombardia si trova verso la parte bassa della classifica: i fumatori sono solo il 19,7% dei residenti seguita dalla Calabria con il 17,9%.

Quanti sono i fumatori in Italia

Ma quanti sono, sempre in percentuale, i fumatori in Italia? In questo caso possiamo attingere ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo i quali in Italia la percentuale di fumatori è gradualmente diminuita negli ultimi anni. Nel 2021, si stima che circa il 22% della popolazione italiana sia fumatore, con una prevalenza maggiore tra gli uomini rispetto alle donne. L’Iss, nel suo rapporto “Il fumo in Italia” pubblicato nel 2021 afferma che nel 2019 la percentuale di fumatori regolari (che fumano almeno una volta al giorno) era del 19% della popolazione, in calo rispetto al 22,9% del 2013. Inoltre, il rapporto evidenzia che l’uso quotidiano di sigarette è diminuito, passando dal 20,1% nel 2013 al 15,6% nel 2019. Ciò suggerisce che non solo la percentuale di fumatori si è ridotta, ma anche la frequenza del consumo di tabacco da parte di coloro che continuano a fumare regolarmente.

Il fumo: minaccia globale

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, il tabacco è la più grande minaccia per la salute e il primo fattore di rischio delle malattie croniche a li­vello mondiale. Su tutto il pianeta, infatti, i fumatori sono circa 1 miliardo l’80% dei quali vive in Paesi a basso reddito. Sempre secondo l’Oms il 70% dei fumatori mondiali si accende la prima sigaretta prima dei 18 anni e il 94% prima dei 25 anni.

fumatori per Regione

E’ evidente che si tratta di un rischio davvero globale non solo per la salute dei singoli o per la salute pubblica, ma anche per la sostenibilità dei vari sistemi sanitari pubblici che devono farsi carico delle persone che si ammalano di malattie ancora oggi poco curabili e provocate dal fumo da tabacco. Per questo la Commissione europea ha lanciato, nel 2010, il progetto “Tobacco-free generation” che punta a ridurre il numero di fumatori europei a meno del 5% entro il 2040. Un obiettivo ambiziosissimo visti i numeri odierni che la Commissione intende raggiungere anche attraverso un forte aumento delle tasse sulle sigarette.

Quanti sono i fumatori europei

L’Ungheria è l’unico stato membro dell’Ue in cui la percentuale di fumatori che hanno tra i 15 e i 19 anni è superiore al tasso di fumatori della popolazione generale. Significa, in altre parole, che in Ungheria sono moltissimi le ragazze e i ragazzi che fumano abitualmente. Nel paese rispetto al 28,6% dei giovani che fumano, fuma solo il 19,3% di tutti gli adulti ungheresi. Ungheria a parte il paese europeo con il più alto tasso di smokers è la Bulgaria con il 28,7% della popolazione.

Quante persone uccide il tabacco

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno più di 8 milioni di persone muoiono a causa del fumo da sigaretta. Nell’Unione Europea il consumo di tabacco uccide 700mila persone l’anno. Circa il 50% dei fumatori muore prematuramente, con conseguente perdita media di 14 anni di vita per fumatore. Il consumo di tabacco è la principale causa di cancro, con il 27% di tutti i tumori attribuiti al consumo di tabacco. Inoltre, i fumatori hanno anche più probabilità di soffrire di una serie di malattie a causa del loro uso di tabacco, tra cui cardiovascolari e problemi respiratori.

I dati si riferiscono al: 2023

Fonte: Istat

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