Avete una start up? Andate nel Lazio o in Sardegna

Sono le regioni che hanno aiutato di più le giovani aziende: stanziati 155,5 milioni 

Qual è la regione che ha il maggior numero di finanziamenti per bandi per start up? La risposta è semplice: su 340 milioni di euro per il sostegno delle start up stanziati in Italia tra il 2007 e il 2020, il Lazio da solo ne ha dati 123 milioni. Una somma grande quattro volte quella stanziata dalla seconda regione in classifica, la Sardegna, 32,5 milioni. Come si può vedere dal grafico qui sopra, nella graduatoria delle regioni realizzata per uno studio della Banca d’Italia sul sostegno delle regioni alle start up, troviamo poi la Puglia in terza posizione e in quarta la Campania, con 30 e 27,7 milioni.

Il Lazio, per fare un esempio, ha stanziato 31,5 milioni di euro per il periodo 2007-13 e 84 nel 2014-20, oltre a 7,5 milioni al di fuori dei Piani operativi regionali. Nel complesso, in Italia, sono stati dati 340 milioni attraverso numerosi bandi, con un’accelerata proprio negli anni più recenti, quando, per i Programmi Operativi Regionali (Por) del 2014-2020 sono stati decisi finanziamenti per 226,7 milioni di euro, più del doppio dei 94,4 del 2007-13.

I bandi per le start up

La prima regione del Nord, l’Emilia Romagna, è solo quinta, con 21,4 milioni di euro. La Lombardia è invece agli ultimi posti con uno stanziamento di solo 2,7 milioni, pochissimi in confronto al Pil e alla popolazione della maggiore regione italiana. Nel complesso sono invece le regioni del Centro Sud quelle che sembrano porre più attenzione alle startup. Il che non appare strano se pensiamo che si tratta in gran parte dell’utilizzo di fondi comunitari, che affluiscono quasi esclusivamente nelle regioni a reddito inferiore.

Finanziamenti per aziende in rampa di lancio

E’ interessante, però, andare a vedere quali sono stati gli strumenti per aiutare le start up.  In maggioranza, 180,8 su 34 milioni, si tratta di incentivi, ovvero finanziamenti a fondo perduto o in conto interessi, cioè somme che la regione eroga in corrispondenza di un finanziamento, per esempio bancario, mirato all’abbattimento del tasso d’interesse da pagare. Invece, 43,3 milioni sono stati stanziati sotto forma di equity, ovvero di partecipazione diretta della regione al capitale della startup, 90 milioni invece tramite la costituzione di fondi di venture capital che vadano a cercare imprese in cui investire, ovviamente con criteri decisi dal pubblico. Questo strumento, la creazione di fondi di venture capital, è quello che è stato più adottato nel 2017 e 2018. Infine, 15,7 sono i milioni erogati tramite finanziamenti agevolati.

Pmi innovative

Incrociando i dati della suddivisione regionale con quelli degli strumenti, scopriamo che il Lazio non solo è la prima per finanziamenti, ma si è distinta per l’utilizzo di fondi di venture capital, per un totale di ben 80 milioni dei 123 stanziati in totale. Le altre regioni hanno preferito tutte gli incentivi. Tranne l’Abruzzo che ha preferito la partecipazione diretta. Il Piemonte si è distinto per il numero maggiore di interventi, 14, anche se ognuno di scarsa entità visto il totale di solo 8,6 milioni stanziati. Molte regioni però hanno anche deciso interventi che non siano esclusivi per le start up innovative, ma per esempio si possono applicare a Pmi innovative, o Srl, o Snc o singoli imprenditori che abbiano introdotto innovazioni e rispettino determinati criteri che ogni intervento ha stabilito (per esempio sull’ammontare del fatturato).

La Campania sale al secondo posto

Includendo anche questi stanziamenti, nel complesso di 175,5 milioni negli anni, la classifica delle regioni che hanno deciso gli interventi più ricchi cambia. Se al primo posto rimane il Lazio con 140,4 milioni, ora al secondo posto arriva la Campania, con 605, avendo stanziato più fondi in modo non esclusivo che per sole start up. Così come la Lombardia, ora al terzo posto, con 47,7 milioni, di cui 45 in interventi non esclusivi. Segue la Puglia e la provincia autonomia di Trento. All’ultimo posto con zero euro approvati, la Sicilia. Male, con meno di 3 milioni, anche la provincia di Bolzano, il Friuli Venezia Giulia e la Valle d’Aosta. Se volessimo valutare le misure in termini di euro stanziati pro-capite, al primo posto in realtà vi sarebbe il Trentino, ancora una volta in cima alle classifiche italiane, che doppia il Lazio e le altre regioni.

I dati si riferiscono al: 2018 

Fonte: Banca d’Italia 

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