In carcere un detenuto su tre è in attesa di giudizio

Tasso di affollamento al 110%, 112% per le donne. Record a Milano: 190%

In Italia il 27% dei detenuti è in attesa di un giudizio definitivo. Una realtà che incide sul tasso di sovraffollamento dei penitenziari italiani, salito al 110% dal 105% del 2021. E se si guardano i dati relativi alla popolazione carceraria femminile la condizione è ancora più critica con un tasso di sovraffollamento al 112%.

Su una popolazione carceraria di 56.319 persone, 15.144 sono in attesa di una sentenza. Questo vuol dire che circa 1 detenuto su 3 potrebbe, al termine dell’iter processuale, essere dichiarato innocente. Le persone che stanno scontando una pena senza aver ricevuto una condanna definitiva si divide in due gruppi: quelli ancora in attesa del primo giudizio e quelli in attesa di una sentenza di secondo grado o del giudizio di Cassazione.

Affollamento carceri, la maggior parte dei detenuti presunti innocenti è in Friuli

Nei penitenziari italiani si trovano 8.097 detenuti in attesa del primo giudizio e 7.047 detenuti con una condanna non definitiva. Tra questi due gruppi, quindi, il più nutrito è quello di chi è in attesa del primo grado di giudizio. In altre parole di chi sconta una pena non in seguito a una sentenza definitiva ma in ragione di una misura cautelare.

Ma qual è la regione italiana con la percentuale più alta di detenuti in attesa del primo giudizio? Al primo posto troviamo il Friuli Venezia Giulia con il 25,56% di detenuti presunti innocenti, seguito da Calabria con una percentuale del 25,27% e Basilicata con il 22,78% come mostra il grafico in apertura con la percentuale di detenuti in attesa di giudizio per ogni regione italiana.

Affollamento carceri

Detenuti in Italia, il numero è in aumento: +6% dal 2020

Le straordinarie misure svuota carceri entrate in vigore durante l’emergenza da Covid-19 hanno contribuito in maniera determinante a far diminuire il tasso di sovrappopolazione in carcere. Nel 2019, infatti, la popolazione carceraria contava 60.769 detenuti. Tuttavia dopo la diminuzione dal 2022 il dato è tornato a salire e il numero più basso, ovvero 54.134 detenuti totali in Italia toccato il 31 dicembre 2021, è ormai ampiamente superato.

Guardie carcerarie, la carenza di organico è del 20%

Nello specifico, invece di diminuire, in due anni il numero di detenuti in Italia è cresciuto del 6% ed è riemersa la questione del sovraffollamento in carcere. Per avere una visione a tutto tondo del problema questo dato è da leggere assieme ad un’altra statistica, essenziale per determinare la sicurezza nei penitenziari, la disponibilità di guardie penitenziarie. Ebbene la discrepanza presente fra l’organico previsto e quello in forza, calcola l’associazione Antigone, è del –20%.

Carceri con più detenuti, al San Vittore di Milano il tasso di affollamento è del 190%

In Italia le regioni con gli istituti di pena che soffrono di più il sovrappopolamento carcerario sono Puglia, con un tasso di occupazione che raggiunge il 137,7%, Lombardia 133,6% e Veneto 128,3%. Se invece guardiamo i singoli istituti quelli più invivibili si trovano in Lombardia. A cominciare dal carcere San Vittore di Milano, un carcere “indegno” per la città di Milano come ha dichiarato il  sindaco Sala durante l’ultima visita alla casa circondariale meneghina, quella con il tasso di affollamento più alto d’Italia: 190%.

Se la passano male anche Como, con il 171% e tutti i principali carceri lombardi, da quello di Bergamo con un sovraffollamento del 167%, passando per Varese 166%, Brescia 160%, Monza 157% e infine Busto Arsizio 156%. Dopo la Lombardia è il turno della Puglia e precisamente di Foggia, con il 166%. In Veneto invece le situazioni più critiche si riscontrano a Verona, 157% e Treviso 156%.  Numeri molto più alti, ad esempio, della Campania: a Poggio Reale, il carcere di Napoli, il tasso di affollamento è del 124%.

Affollamento carceri, pesa di più per le donne

Sembra impossibile ma nonostante le donne detenute in Italia siano solo il 4% della popolazione carceraria il tasso di affollamento sia nei reparti che nelle carceri femminili è più alto. Per la precisione il tasso di affollamento delle carceri femminili è del 112,3% e nelle sezioni femminili sale fino al 115%. In totale nelle carceri italiane sono detenute 2.425 donne, per la maggioranza di cittadinanza italiana. Il reato principale per il quale le donne scontano una pena in carcere è lo sfruttamento della prostituzione, 25,8% dei casi, seguito dai reati informatici 23,2% e furto, 20,2%. Rispetto alla controparte maschile la popolazione carceraria femminile è più vecchia, in Italia le minorenni recluse a gennaio 2023 sono in tutto dieci pari al 2,6% della popolazione carceraria minorile.

Bambini in carcere, sono 24 quelli che scontano la pena assieme alle loro madri

Secondo gli ultimi dati del Ministero della giustizia (febbraio 2023) nelle carceri italiane sono presenti 24 bambini che vivono in carcere insieme alle madri detenute che in totale sono 21. Come la popolazione carceraria nel suo insieme anche il numero dei bambini in carcere è tornato a salire dopo aver raggiunto il numero più basso in seguito alle misure pandemiche. A gennaio 2023 infatti i bambini in cella erano 17. Tuttavia il miglioramento rispetto al 2019 è netto, i bambini reclusi prima della pandemia erano infatti 48. La regione che ospita più detenute madri con figli al seguito è la Campania. I dati sulle madri con figli in carcere ci dicono anche che la maggior parte delle detenute è straniera.

I dati si riferiscono al: 2019-2023

Fonti: Ministero della Giustizia

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