Calano i mutui ai giovani, per gli anziani più facile ottenere credito

mutui-giovani-adulti-anziani

Solo il 27,1% di chi ottiene un prestito casa ha meno di 35 anni. Boom dei 45enni

Vengono dati sempre meno mutui ai giovani. Riescono ad ottenerlo, invece, gli over 35. Dal grafico la situazione appare chiara: nel 2005 il 44,9 per cento dei mutui veniva erogato a giovani tra i 25 e i 35 anni, ma nel 2015 sono solo il 27,1%, mentre il 48,1% sono persone tra i 36 e i 45 anni. È cresciuta anche la quota dei 46-55enni: dal 10,7% del 2005 al 18,8% del 2015. E sono aumentati persino gli anziani over 55, dal 3,2 al 5,5%

L’andamento storico dei mutui ai giovani

Il declino del numero dei giovani che ottengono un mutuo, costante dal 2007, quando erano il 45,4%, si è verificato malgrado esista dal 2014 il Fondo di garanzia per la prima casa, che tra febbraio 2015 e febbraio 2016 ha erogato 539 milioni di euro a coppie sotto i 35 anni, famiglie con un solo genitore e figli minori, lavoratori precari con meno di 35 anni e abitanti di case popolari.

L’impennata della surroga del mutuo

Il mercato dei nuovi mutui alle famiglie nel 2015, ha registrato un incremento del 97.1%, rispetto al 2014 ma sulla composizione di queste erogazioni Banca d’Italia e Abi non la pensano allo stesso modo.

Più in dettaglio, i dati relativi al periodo gennaio-dicembre del 2015 evidenziano la forte ripresa del mercato dei finanziamenti alle famiglie soprattutto per il credito personale. Nell’intero 2015 l’ammontare delle erogazioni di nuovi prestiti è stato pari a 49,826 miliardi di euro rispetto ai 25,283 miliardi dello stesso periodo del 2014.

mutui ai giovani

Per l’Abi nell’intero 2015, le surroghe dei mutui, cioè di quello che in linguaggio comune si chiama “trasferire il mutuo da una banca all’altra”, in cerca di condizioni più favorevoli sugli interessi, hanno rappresentato “solo” il 31% del nuovo capitale erogato mentre il resto è classificabile come credito al consumo e nuovi mutui. Secondo la Banca d’Italia, invece, lo stock di capitale che le banche hanno impiegato in mutui casa è, in realtà, cresciuto, tra novembre 2014 e novembre 2015 di appena lo 0,38%.

Per l’Abi l’ammontare delle nuove erogazioni di mutui (surroghe comprese) nel 2015 è anche superiore di più del doppio sia al dato del 2013, quando si attestarono sui 19,085 miliardi di euro, sia al valore del 2012 (20,712 miliardi di euro).

La quota di acquisti immobiliari finanziati con un mutuo ipotecario nel gennaio 2016 è salita al 68,5 per cento (dal 65,7 di ottobre 2015), mentre il rapporto tra prestito e valore dell’immobile è rimasto pressoché invariato (al 64,7 per cento).

Va di moda il tasso fisso per il mutuo casa

I mutui a tasso variabile rappresentano, nell’intero 2015, il 42,8% delle nuove erogazioni complessive; nei mesi più recenti sono in forte incremento i mutui a tasso fisso che hanno raggiunto a dicembre 2015 i 2/3 delle nuove erogazioni, erano il 25% dodici mesi prima. La forte ripresa delle erogazioni si sta riflettendo anche sul totale dei mutui in essere delle famiglie. Sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili, relativi a fine novembre 2015, l’ammontare complessivo dei mutui in essere delle famiglie ha registrato un variazione positiva dello 0,5% nei confronti di fine novembre 2014.

I dati si riferiscono al: 2008-2015

Fonti: Banca d’Italia, Abi, Mutuionline

Leggi anche: Sofferenze bancarie: il buco nero italiano

Recupero dei crediti bancari: ecco i dati

Ti piace citare i numeri veri quando parli con gli amici? – La redazione di Truenumbers.it ha aperto un canale Telegram: qui potrai ricevere la tua dose quotidiana di numeri veri e le ultime notizie; restare aggiornato sulle principali news (con dati rigorosamente ufficiali) e fare domande. Basta un attimo per iscriversi. Un’ultima cosa: siamo anche su Instagram.