Interrogazioni e interpellanze, il peggiore è stato Letta

Ha risposto al 18,3% delle richieste di intervento da parte dei senatori. Nessuno ha fatto peggio

Il governo Letta è stato quello più bersagliato da interrogazioni e interpellanze al Senato tra tutti i governi che si sono succeduti dal 2006 ad oggi. Ma è stato anche quello che ha dato il minor numero di risposte. Vediamo i numeri.

Che cosa sono le interpellanze e interrogazioni

Intanto vediamo di che cosa parliamo quando parliamo di interrogazioni e interpellanze parlamentari. Le prime sono sono richieste di informazioni e spiegazioni su un oggetto specifico e mirano a sapere se il governo abbia preso o intenda prendere provvedimenti a proposito di una data questione. Tipicamente si tratta di problematiche locali nella soluzione delle quali il senatore di un determinato territorio intende coinvolgere il governo e, nello stesso tempo servono a dimostrare al proprio elettorato l’attività a Roma dell’onorevole.

Generalmente l’interrogazione avviene per iscritto e la risposta, salvo che l’interrogante chieda diversamente, è anch’essa scritta. La risposta normalmente, salvo casi di urgenza decisi dalla Presidenza del Senato, avviene entro 15 giorni dall’interrogazione, da parte di un ministro o di un sottosegretario.
L’interpellanza, a differenza dell’interrogazione, è una domanda rivolta sempre al governo, per conoscere il motivo che lo ha portato a prendere una data decisione o ad approvare un certo provvedimento legislativo. Riguarda, quindi, una decisione che il governo ha già assunto. E’ chiaro, quindi che l’interpellanza è più importante dell’interrogazione, ma quello che interessa a noi è verificare sotto quali governi sono state presentate di più interrogazioni e interpellanze da parte dei senatori e quante sono state risposte.

Il governo Letta ha parlato poco

A livello assoluto è stato il governo Berlusconi, come mostra il grafico sopra, quello che ha ricevuto il maggior numero di interrogazioni, sia scritte che orali, e anche più interpellanze, in tutto 9.135. Al secondo posto c’è il governo Renzi, con 7.907. Ma del resto sono i due governi durati di più. E allora ogni numero va messo in relazione con il numero di giorni di durata di ogni esecutivo. Sia per le domande che per le risposte. Ed è quello che mostra il grafico qui sotto.

Al governo Letta sono state fatte il più alto numero di domande per giorno di governo: 8,13 in media. Subito dopo viene il governo Renzi, con 7,72, sempre sopra la media di 7,31. Il dato più basso è quello relativo al governo Prodi II con 6,93 domande ogni giorno. Certo, ci sarebbero i dati del governo Gentiloni, ma la sua durata è tropo breve perché i dati statistici siano significativi.
Ma il governo Letta non è stato solo quello che ha ricevuto più interpellanze e interrogazioni, ma è stato anche quello che ha fornito meno risposte: solo il 18,37% di queste hanno, infatti, ricevuto attenzione da parte di un membro del governo rispetto al 27,56% del secondo governo Prodi che è primo nella classifica del numero di risposte per giorno di governo, 1,91, contro la media di 1,78. A parte il governo Gentiloni è quello Letta che invece ne ha fornito meno degli altri, 1,49.

Quali governi rispondo di più a interrogazioni e interpellanze

Le differenze non sono enormi, ma ci sono. Si può notare come nella legislatura attuale, iniziata nel 2013, interpellanze e interrogazioni siano cresciute. Il motivo è da ricercare nella presenza massiccia di forze politiche anti-sistema come il Movimento 5 Stelle che è certamente più conflittuale rispetto al personale politico della seconda Repubblica. In effetti le domande del gruppo grillino al Senato, per quanto non molto numeroso dato che è composto da una cinquantina di elementi (scesi ora a 35), sono state molto superiori di quelle del gruppo Pd, grosso quasi il triplo.

I dati si riferiscono al: 2006-2017

Fonte: Ufficio Valutazione Impatto-Senato

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