Immigrati, la Macedonia è pronta ad esplodere

immigrati balcani
E’ la polveriera d’Europa: nel 2015 è stata attraversata da 1,7 milioni di persone

Nella letteratura pulp di fine ‘800- inizio ‘900 spopolava la Ruritania, un paese immaginario situato da qualche parte tra l’Europa Centrale e i Balcani, uno scenario perfetto per avventure di cappa e spada e colpi di Stato diventato talmente proverbiale che perfino Winston Churchill lo fece diventare il simbolo dei nazionalismi slavi nel romanzo fanta-diplomatico Savrola. 

Quanti immigrati in Macedonia

Con i nazionalismi slavi abbiamo visto tutti com’è andata a finire prima nel 1914 e poi negli anni ’90, ma l’Europa del 2016 ci sta regalando una versione della Ruritania nuova di zecca e soprattutto reale, i cui effetti sulla situazione del Vecchio Continente sono ancora tutti da verificare: si chiama Macedonia (anche se con la Grecia c’è una disputa in corso perfino sul vero nome del paese), la capitale è Skopje (almeno su questo punto nessuna controversia), ed è la nazione nota per rispedire in Grecia migliaia di profughi che attraversano i suoi confini. I profughi sono soprattutto siriani e iracheni in fuga dal campo greco di Idomeni, in Grecia, e secondo diverse ricostruzioni sarebbero stati spinti da gruppi di sedicenti volontari che hanno distribuito volantini in arabo indicando il guado del fiume Suva come il punto ideale nel quale attraversare la frontiera.

L’arrivo degli immigrati da Est

A gennaio la Macedonia aveva ultimato la costruzione di un muro di filo spinato alto oltre tre metri al confine con la Grecia, seguendo l’esempio della Croazia e dell’Ungheria guidata dall’ultranazionalista Viktor Orban, e il nove marzo scorso aveva annunciato la chiusura delle frontiere in seguito alle parole del presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk su un accordo imminente con la Turchia. Ma davvero l’effetto domino di frontiere chiuse nei Balcani è da imputare solamente ai paesi balcanici?

Il fatto è che, come mostra il grafico sopra, nel 2015 (ma anche nei primi mesi del 2016) la Macedonia è stata sottoposta ad una pressione migratoria che non aveva mai conosciuto e i 12mila immigrati in Macedonia bloccati a Idomeni sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno migratorio che ha i contorni del vero e proprio esodo. Per di più: un esodo che punta diritto verso la Macedonia che nel 2015 ha dovuto far fronte a 1,7 milioni di persone che hanno cercato di attraversare il suo territorio.

immigrati in Macedonia

I dati elaborati da Frontex indicano che nel 2015 sono arrivati in Europa poco più di 1milione e 800mila immigrati non in regola, un dato enorme se confrontato con i 280mila dell’anno precedente: tra gli arrivi dello scorso anno ben 1.011.700 hanno scelto la rotta marittima, che vede Italia, Grecia e – in misura minore – Spagna in prima linea, mentre solo 34.900, come ad esempio di afghani, hanno percorso la rotta via terra. Dove sono andati i rifugiati nel 2015? Le stime di Eurostat mostrano che su 1milione 321mila 560 richiedenti asilo, oltre 476mila hanno fatto richiesta in Germania. Seguono l’Ungheria (177.130 richieste), la Svezia, e Francia e Italia quasi a pari merito, con circa 100mila richieste ciascuna.

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Da dove provengono gli immigrati in Macedonia

I dati Eurostat relativi ai richiedenti asilo ci mostrano che la maggior parte sono siriani (oltre 360mila), seguiti da afghani (circa 180mila), iracheni (circa 125mila). Seguono poi nazionalità non coinvolte direttamente dall’ascesa di Isis come Kosovo (circa 60mila) e Albania (50mila). Eurostat mostra inoltre che il primo gennaio del 2015 la popolazione dell’Unione europea a 28 stati era stimata a 508,2 milioni di persone distribuite su 4milioni 325mila chilometri quadrati.

Torniamo agli immigrati in Macedoni: il Paese non fa parte dell’Unione europea e conta due milioni 58mila abitanti per 25mila 713 chilometri quadri, in linea con gli altri paesi della rotta balcanica che hanno chiuso le frontiere: Slovenia (che fa parte dell’Ue, e conta 2milioni 29mila abitanti, 20mila273 chilometri quadrati), Croazia (membro Ue, 4milioni 200mila abitanti, 56mila594 chilometri quadrati) e Serbia (fuori dall’Ue, 7milioni 566mila abitanti, 88mila361 chilometri quadrati). La densità media di abitanti in Unione europea è di 81,8 abitanti per chilometro quadrato, quella dei paesi della “cinta balcanica” menzionati sopra è di circa 70,25. Forse anche nella crisi dei migranti il “fattore Ruritania” non è da sottovalutare.

I dati si riferiscono al: 2014-2015

Fonte: Frontex

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