Con De Magistris sindaco più omicidi a Napoli

Da quando il sindaco è in carica calano i reati totali, non gli omicidi di camorra

Napoli è una capitale, con le sue complessità e le sue emergenze. Su questo punto ha ragione Luigi De Magistris. Ciò che il sindaco in carica dal 2011 tralascia di dire è che con lui Napoli non è diventata più sicura. Perché i primati degli omicidi a Napoli, di stampo camorristico e delle rapine sono una macchia che non è ancora stata lavata.

Quanti omicidi a Napoli

Dai dati sulla criminalità nelle grandi città italiane, diffusi dal Ministero dell’Interno ed elaborati dall’Istat, emerge che il capoluogo partenopeo nel 2013 – ultimo anno di rilevazione – ha fatto registrare meno delitti denunciati in un anno rispetto al 2011: 61.203 contro 61.929. Anche il tasso di reati è calato: da 6.283 ogni 100mila abitanti ai 6.463 dell’anno della “rivoluzione arancione”.

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De Magistris ha ragione quando afferma che “i reati sono inferiori a quelli commessi in altre città italiane”. Napoli, infatti, è quarta dopo Roma, Milano e Torino. Se si considerano gli omicidi in generale e specificamente quelli per mafia, però, la città, come mostra il grafico sopra, è un inferno: 29 omicidi a Napoli nel 2013, di cui 21 di matrice camorristica, addirittura 34 nel 2012 (nel 2010 ne furono 13).

omicidi a Napoli

Un primato che Napoli non riesce proprio ad abbandonare è quello delle rapine: 373 ogni 100mila abitanti nel 2013, sopra Milano (273) e Palermo (237). In quanto a furti, va meglio rispetto alle altre città italiane.

I dati si riferiscono al: 2010-2013

Fonte: Istat

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