Il continente crescerà del 4,2%. Bene anche Egitto e Marocco e Ghana. Libia: è caos
Il 2016 sarà l’anno del boom dei Paesi dell’Africa sub-sahariana? Secondo le previsioni della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale la risposta è no: il Pil africano crescerà, ma non si potrà parlare di boom a causa di alcuni fattori che continueranno, anche quest’anno, a frenare la crescita.
Di quanto cresce il Pil africano?
Innanzitutto la difficoltà dei Paesi colpiti dall’epidemia di Ebola, di tornare alla normalità. In secondo luogo il calo del prezzo del petrolio non aiuta a fare entrare nelle casse dei Paesi produttori preziosissima valuta straniera. Infine la grave situazione politica e militare in molti Paesi, dovuta alla presenza dei terroristi islamici, tiene alla larga i possibili investimenti stranieri. Perciò mentre nel 2015 la crescita del Pil africano si dovrebbe attestare al 3,7, rispetto al 4,6% del 2014, nel 2016, secondo il Fmi, sarà del 4,2%.
Il buco nero della Libia
Il Fmi prevede grandissime difficoltà per la Libia, soprattutto per lo stato dei conti pubblici: il deficit ha raggiunto il 55% del Pil e il caos politico e istituzionale non garantisce una ripresa ordinata dell’attività economica. Bene, invece, l’Egitto e il Marocco.
Il Paese dell’Africa sub-sahariana che, invece, dovrebbe crescere di più nel 2016, anche se meno del 2015, è l’Etiopia, seguita dal Congo e dalla Costa d’Avorio, che quest’anno farà meglio dell’anno passato. Per il Sierra Leone, uno dei Paesi più poveri del mondo, dopo il tracollo del 2015,nel 2016 segnerà sempre un Pil negativo, ma in forte miglioramento mentre a trainare il dato del Continente saranno soprattutto Mauritania e Ghana.
I dati si riferiscono al: 2015-2016
Fonte: Fmi
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