I freelance in Italia sono il 19,3% dell’occupazione totale

Ci batte solo la Grecia (27,4%). In Lituania i freelance fanno più di 3 lavori

Abbiamo uno dei più alti numeri di freelance in Italia. Nel terzo trimestre del 2021 infatti, come si può vedere nella classifica sopra, le quote più elevate di lavoratori autonomi sul numero totale degli occupati sono state registrate in Grecia (27,4%), in Italia (19,3%) e in Polonia  (18,4%). Le quote più basse, invece sono state riscontrate in Germania (7,6%), Lussemburgo (7,9%), Danimarca (8,1%) e Svezia (8,7%).

Che cosa si intende per freelance

Ma qual è il significato di “freelance”? Con questo termine si intende un lavoratore autonomo che offre i suoi servizi a società privati, organizzazioni. Si tratta, chiaramente, di una categoria di lavoratori molto varia che va dai braccianti agricoli alla maggior parte degli artisti, fino ai consulenti aziendali e ai liberi professionisti come avvocati e commercialisti, purché senza dipendenti. Ne fanno parte anche i copywriters freelance così come i web designer e i fotografi, solo per fare qualche esempio.

Chi sono i freelance in Italia

Quando si parla di “freelance”, però, bisogna anche distinguere tra lavoratori autonomi “dipendenti” e  lavoratori autonomi datori di lavoro. Ovvero, ci sono i freelance che hanno una partita Iva e lavorano per conto di altri (quindi sono “dipendenti” in un certo senso) e i freelance che commissionano il lavoro (i datori di lavoro, per l’appunto). Nel terzo trimestre 2021 più di due terzi dei lavoratori autonomi (cioè il 68,2%) nell’Unione Europea erano lavoratori autonomi mentre il restante 31,8% datori di lavoro. Ma come sono distribuiti i freelance sul territorio europeo?

La distribuzione dei freelance nell’Unione Europea

Nel 2021 i datori di lavoro rappresentavano il 4,2% dell’occupazione totale nell’Ue, il 7,8% in Grecia, il 5,9% in Croazia, il 5,4% in Italia, il 5% sia in Francia che in Estonia. Per contro, meno del 2% degli occupati erano datori di lavoro in Romania (1,2%), Lituania (1,6%) e Cipro (1,9%). E i freelance in proprio? In questo caso erano il 9% degli occupati nell’Ue, il 19,6% in Grecia, il 14,3% in Polonia, il 13,8% in Italia e solo il 3% in Germania.

freelance italia

La percentuale di freelance per età e sesso nell’Ue

Prendendo in esame la percentuale di freelance nell’Unione Europea per età e sesso emerge che, nel terzo trimestre dello scorso anno, il 22,6% degli uomini occupati tra i 55 e i 64 anni di età erano lavoratori autonomi; il 15,8% erano uomini occupati di età compresa tra i 25 e i 54 anni e il 4,5% aveva tra i 15 e i 24 anni. Mentre le donne occupate tra i 55 e i 64 anni di età erano l’11,4% di lavoratori autonomi, il 9,5% aveva un’età compresa tra 25 e 54 anni e solo il 2,7% erano ragazze tra i 15 e i 24 anni.

Ci sono più freelance uomini che donne

Ma il divario di genere è emerso soprattutto in alcune categorie professionali. Per esempio, tra i tecnici e i professionisti associati il 13,9% erano uomini e il 7% donne. Il divario è stato altrettanto ampio anche per gli artigiani e i mestieri, dove il 17,9% erano uomini e l’11,4% donne.

Dove lavorano di più i freelance

E in quali settore sono stati più attivi i freelance in Italia e in Europa in generale nel 2021? Stando ai dati, il settore più popolare è stato quello del commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli con il 15,1% del totale dei lavoratori autonomi e il 31,1% dei freelance dipendenti. Al secondo posto troviamo poi il settore dell’agricoltura e della pesca, dove hanno lavorato il il 14,2% dei lavoratori autonomi e l’1,6% dei freelance dipendenti. Nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche, invece, hanno lavorato il 12,7% dei lavoratori autonomi e il 4,6% dei dipendenti. E in ultimo c’è il settore delle costruzioni, dove hanno lavorato l’11,8% dei lavoratori autonomi e il 5,8% dei freelance dipendenti.

I freelance in Italia hanno solo un lavoro

Analizzando i dati EU-LFS che abbiamo a disposizione, emerge anche un ulteriore aspetto:  i freelance in Italia hanno solo un lavoro, a differenza degli altri occupati nell’UE che tendenzialmente ne hanno almeno 2. Nel terzo trimestre 2021 infatti il 3,3% degli occupati nell’Ue tra i 20 e i 64 anni di età aveva un secondo lavoro e lo 0,4% anche più di tre. In quali paesi i freelance hanno fatto più lavori? Le quote più elevate di persone che hanno fatto due lavori sono state registrate nei Paesi Bassi (9,3%), in Danimarca (7,5%), in Finlandia (7,3%), in Estonia (6,1%) e in Austria (5,5%). Le quote più basse sono state riscontrate in Bulgaria (0,4%), Romania e Svezia (entrambe 0,7%) e Slovacchia (1,1%).  Mentre i freelance che hanno fatto tre o più lavori sono principalmente in Lituania (2,5%).

I freelance frontalieri sono in Estonia

E concludiamo la nostra analisi prendendo in esame la percentuale di freelance frontalieri. I paesi con la più alta quota di lavoratori frontalieri dell’Unione Europea sono l’Estonia (2,9%), il Lussemburgo (2,8%), il Belgio (2,7%), la Lettonia e la Croazia (entrambi 2,5%) e la Slovenia (2,4%). Hanno, invece, una bassa mobilità i freelance della Grecia, della Danimarca e della Finlandia, dove la percentuale di occupati che hanno lavorato in un altro paese europeo è stata rispettivamente dello 0,1%, 0,2% e 0,3%.

I dati si riferiscono al: 2021
Fonte: Eurostat

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