La malattia del gioco d’azzardo in Campania

Anche 10 bambini e 74 ragazzi fino a 25 anni tra le vittime di slot machines e Vlt

Il grafico mostra i malati di gioco d’azzardo in Campania: i dati sono stati suddivisi per età. Fra chi è in cura dagli psicologi per gioco d’azzardo patologico ci sono anche i giovanissimi: sono 10 (1,47%), infatti, i pazienti tra i 14 e i 18 anni e 74 sono i ragazzi tra i 19 e i 25 anni (10,85%).

Il maggior numero di giocatori rimane quello che comprende persone tra i 26 e i 45 anni. I pazienti compresi in questa fascia d’età sono 286, il 41,94% del totale. I malati di gioco d’azzardo tra i 46 e i 65 anni sono 261 (il 38,27%). Infine il 7,48%, pari a 51 pazienti, hanno più di 65 anni.

Il gioco d’azzardo in Campania e la scuola

Quanto conta l’istruzione? Molto. Il gioco d’azzardo è una malattia più diffusa tra chi ha solo la licenza media (326 pazienti, il 47,80%) o il diploma di maturità (258 persone, il 37,83%). Ma ci sono anche 40 laureati (il 5,87%).

Slot machines e Vlt, la malattia di dipendenti e disoccupati

L’analisi delle professioni ha evidenziato che il maggior numero di soggetti (236 persone) sono lavoratori dipendenti (34,60%), seguiti da 159 (23,31%) disoccupati, 121 persone che non dichiarano alcuna professione (17,74%), 53 liberi professionisti (7,33%), 18 studenti (2,64%) e 58 commercianti.

Furti e usura: così si pagano i debiti di gioco

Il grafico mostra cosa fanno i “malati” di gioco d’azzardo in Campania che hanno problemi economici per pagare i debiti. La percentuale maggiore, pari al 46,77%, ricorre ai prestiti in famiglia, mentre il 39,88%  è costituito da coloro che  omettono o ritardano i pagamenti (272 pazienti).

Se escludiamo i 20 pazienti (1,71%) che dicono di non aver avuto alcun problema economico, restano altri 182 (26,69%)giocatori che sono stati costretti a vendere beni familiari. Un altro 32,55% (222 pazienti) ha dichiarato di aver di aver fatto ricorso a prestiti legali e l’1,03% (7 pazienti) ha venduto propri beni immobili.

Ci sono anche 82 pazienti (22,14%) che hanno commesso piccoli furti e altri 69 che hanno fatto ricorso a prestiti illegali. La somma di queste due categorie supera sensibilmente il 18,94% riferito al dato aggregato tra la regione Lazio e la regione Campania.

I dati si riferiscono al: 2016

Fonte: Ministero dell’Interno

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