Le cravatte da uomo valgono l’1,1% della moda per lui

Fatturato in calo ma bene le vendite nel 2021. La Camera boccia l’obbligatorietà

Obbligatoria o no? Alla Camera dei deputati l’argomento del giorno sono le cravatte da uomo. Gli uomini devono o no indossarla obbligatoriamente quando entrano nelle aule parlamentari? Il 2 luglio 2023 sono stati infatti approvati a Montecitorio (181 sì, 100 no) due ordini del giorno sul dress code che impegnano la presidenza e i questori a valutare l’introduzione di regole per parlamentari, dipendenti e visitatori che garantiscano il rispetto “della dignità e del decoro” dell’istituzione. È saltato però il riferimento alla cravatta che, quindi, resta non obbligatoria.

Il mercato delle cravatte da uomo

Ma come va il mercato delle cravatte da uomo. Nel suo rapporto sul mercato dell’abbigliamento maschile il Sistema Moda Uomo segnala che nel 2021 la decelerazione del fatturato generato dalle cravatte da uomo è stata del 6% circa. Le vendite, invece, segnano un recupero inaspettato (o, meglio, aspettato se si prende come riferimento il 2020) del più 14,7% che porta le cravatte da uomo a pesare per l’1,1% sull’intero comparto della moda maschile.

Ma si tratta di un rimbalzo, quello del 2021 perché gli italiani comprano sempre meno cravatte da uomo. Nell’ultimo decennio le vendite hanno sempre registrato un calo, a eccezione del biennio 2014-2015. Una tendenza che va di pari passo con il cambiamento del dressing code maschile nei luoghi di lavoro: se la Camera dei Deputato non ha posto la cravatta come accessorio obbligatorio si è semplicemente adeguata al trend mondiale. Basti pensare che qualche anno fa perfino l’austera banca d’affari americana Goldman Sachs che ha deciso di eliminare l’obbligo di indossare in ufficio giacca e cravatta per gli uomini e il tailleur per le donne.

Le cravatte da uomo e il rimbalzo del 2021

Una spia del cambiamento di abitudini in fatto di stile arriva proprio dall’andamento del mercato delle cravatte. Il grafico sopra mostra la vendita di cravatte in Italia tra il 2008 e il 2018. Nell’ultimo anno c’è stato un calo dell’1,5%, che si aggiunge al -6,3% del 2017 e al -8% del 2016 fino al -6% del 2021 (non indicato nel grafico).

cravatte da uomo

Il segno “più” è stato registrato solo nel 2014 (+2,2%) e nel 2015 (con un timido +0,3%). Prima di allora, le vendite sono sempre state in calo. Il dato peggiore risale al 2013, in piena crisi economica. In quell’anno le cravatte vendute sono state il 16,1% in meno rispetto alla stagione precedente. Male anche il 2012 (-10,2%) e il 2011, con un rosso del 14%.

La rivoluzione casual di Goldman Sachs

Specchio di questa profonda crisi nel settore dell’abbigliamento elegante è la scelta di molte aziende, sempre più frequente, di permettere ai propri dipendenti di andare a lavoro con jeans e maglietta. Una svolta casual che fa ancora più rumore se ad adottarla è una delle banche d’affari più famose al mondo, cioè Goldman Sachs. L’annuncio è stato comunicato ai 36mila impiegati attraverso una nota interna: basta abito scuro, camicia, cravatta e mocassini, d’ora in poi si potrà andare in ufficio con un abbigliamento più rilassato (in base alle circostanze).

A volerlo è stato il nuovo amministratore delegato, David Solomon, entrato in carica a ottobre al posto del più austero Lloyd Blanfkein, alla guida della banca per 12 anni. Non è un caso, dato che Solomon si esibisce come Dj nelle discoteche di New York e Los Angeles con lo pseudonimo di “D-Sol” e secondo molti ha intenzione di avviare una trasformazione culturale all’interno dell’azienda.

I dati si riferiscono al: 2008-2018

Fonte: Sistema Moda Italia

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