La Var fa bene al calcio: errori crollati allo 0,89%

Sono 117 le decisioni cambiate dagli arbitri in 397 partite. Crollano cartellini e simulazioni

La scorsa stagione di Serie A è stata la prima in Italia con la moviola in campo. La Var – Video Assistant Referee – è stata  sperimentata nel campionato 2017-2018 per aiutare gli arbitri a sbagliare sempre meno durante le partite. Il grafico sopra mostra alcuni dei dati pubblicati dalla Lega di Serie A che ha stilato un rapporto per misurare l’impatto della Var in campo sul calcio italiano: sono state 117 le decisioni arbitrali cambiate in 397 partite monitorate – ovvero tutte quelle di Serie A e le 17 di Coppa Italia.

Più rigori con la Var in campo

Grazie alla Var in campo sono stati assegnati 59 calci di rigore non visti dall’arbitro e sono stati assegnati ben 41 gol. Inoltre, comunica la Lega, sono stati 16 i cartellini rossi assegnati grazie all’assistenza della tecnologia in campo. Grazie alla moviola in campo l’indice degli errori è crollato allo 0,89%. 

Ma al di là degli interventi per cambiare decisioni già prese dall’arbitro, la Var ha avuto un impatto fortissimo sul comportamento dei giocatori in campo. Confrontando i dati della Serie A monitorata dalla Var con quelli del campionato 2016-2017 emerge chiaramente come i giocatori abbiano cambiato alcune delle loro abitudini.

Calciatori meno fallosi

Il grafico qui sotto mostra alcuni parametri significativi, confrontando i numeri del 2016-2017 con quelli della stagione finita a maggio 2018.

In una sola stagione, il numero di cartellini gialli in totale mostrati dagli arbitri è crollato: -12,3%, dai 1.719 della stagione 2016/17 ai 1.508 stagione del 2017/18. Anche le proteste sono diminuite: -17,5% da 137 stagione 2016/17 a 113. I cartelli rossi sono scesi del 7,1% e, addirittura, sono passati da 11 a uno i rossi per proteste: segno che i calciatori hanno inscenato meno polemiche rispetto al passato.

Stesso effetto sulle simulazioni. Qui la cifra percentuale è impressionante: il calo delle simulazioni nella stagione 2017-2018 è stato del 35,3%, da 34 casi a 22. L’unico indicatore ad aumentare è quello sulla condotta violenta dei calciatori: episodi su del 20% circa, con un differenziale assoluto però abbastanza limitato. Si è passati da 28 a 33 casi in una stagione. Se il calcio ha aumentato, con la Var, la propria credibilità, non altrettanto si può dire del “sistema calcio” italiano.

I dati si riferiscono alla stagione 2017-2018

Fonte: Lega di Serie A

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