Dall’Europa 123 miliardi a cinque Paesi in crisi

Ecco quanto hanno preso in prestito dai fondi Esm e Efsf gli Stati che rischiavano il crack

Quanti soldi, complessivamente, l’Europa ha versato per dare sostegno ai Paesi in crisi? Su questo le idee non sono affatto chiare, mentre il grafico qui sopra mostra i dati ufficiali della Commissione europea.

Il sostegno ai Paesi in crisi

Il grafico mostra l’ammontare, anno per anno, che i due principali strumenti di stabilizzazione macroeconomica europei, Esm e Efsf, hanno versato ai cinque Paesi europei che negli anni scorsi rischiavano di crollare sotto il peso della crisi finanziaria ed economica. Per leggere correttamente il grafico occorre tener presente la differenza tra Esm e Efsf perché dove è intervenuto il primo non è intervenuto il secondo. L’Esm è, oggi, una sorta di Fmi europeo che emette strumenti finanziari per finanziare la propria attività che consiste nel prestare soldi ai Paesi in difficoltà. L’Efsf, invece, è il progenitore dell’Esm che lo ha sostituito dal settembre del 2012. Il primo è intervenuto in Grecia, Cipro e Spagna, il secondo ha aiutato Portogallo e Irlanda.

Il sostegno ai paesi in crisi costa 123 miliardi

Complessivamente i prestiti forniti ammontano a poco più di 123 miliardi suddivisi in questo modo: 31,7 alla Grecia, 6,3 a Cipro, 26 al Portogallo, 17,7 all’Irlanda mentre gli ultimi 41,3 miliardi sono serviti per ricapitalizzare il sistema bancario spagnolo.

I dati si riferiscono al: 2011-2016

Fonte: Commissione europea

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