Per l’immigrazione in Europa Bruxelles stanzia solo spiccioli

Budget di 3,1 miliardi per 7 anni. Poco più di quanto versato alla Turchia

L’immigrazione in Europa è una emergenza oppure no? Recentemente Matteo Renzi ha pesantemente criticato l’Unione europea per lo scarso impegno della Ue nei confronti dell’emergenza profughi. E i numeri gli danno ragione.

L’immigrazione in Europa è un’emergenza?

Nel grafico sono indicate le risorse che il bilancio europeo ha deciso di mettere a disposizione dei Paesi membri, attraverso il fondo Amif, e a disposizione della sicurezza interna, attraverso il fondo Isf. I soldi che si prevede di spendere attraverso il fondo Amif tra il 2014 e il 2020 ammontano a 3 miliardi e 137 milioni.

immigrazione in Europa

Soldi che dovrebbero servire per far fronte ad una emergenza epocale per ben 7 anni. Evidentemente sono insufficienti. Così come sembrano anche inadeguati i soldi che nel bilancio sono stati stanziati per la sicurezza interna: 3 miliardi e 764 milioni di euro sempre per 7 anni.

Chi spende di più per l’immigrazione in Europa

Il fondo Amif, inoltre, non sarà completamente a disposizione dei Paesi membri: solo l’88% sarà speso da chi è in prima linea ad affrontare l’emergenza mentre il resto sarà speso centralmente da Bruxelles. Il fondo Isf, infine, serve per migliorare le comunicazioni tra gli Stati riguardo le politiche migratorie ma, soprattutto, per il sistema di controlli dei passaporti e dei permessi di soggiorno, ovvero, per verificare il diritto o meno di un migrante di essere accolto in Europa. Non essendo sufficienti, la Ue sottolinea che possono essere usati altri soldi, inizialmente destinati a scopi diversi da quelli legati all’immigrazione; ad esempio il Fondo sociale europeo (86,4 miliardi in 7 anni), inizialmente costituito per le persone europee in difficoltà. Oltre a questo l’Europa si riserva il diritto di usare fondi provenienti da altri capitoli di spesa, che però per il momento non sono quantificati.

I fondi di solidarietà per gli immigrati in Europa

Nel conto dovrebbe comunque anche inserito il miliardo e 800 milioni di euro del fondo a favore dell’Africa (“AfricaTrust”) nato nel corso del summit europeo a La Valletta nel 2015. Un altro fondo, il “Madad Found”, è invece dedicato all’emergenza siriana: nato anch’esso nel 2015, ha una dotazione di appena 500 milioni di euro.

Ammonta a sei volte tanto, invece, il contributo che l’Europa ha versato alla Turchia attraverso il “Refugee Facility for Turkey”: 3 miliardi di euro versati ad Ankara nel gennaio del 2016 che dovrebbero essere usati per gestire il flusso migratorio dal Medio Oriente verso l’Europa. Di fatto si tratta di soldi che serviranno per bloccare ai confini turchi le persone che vogliono essere accolte in Europa.

I dati si riferiscono al: 2014-2020

Fonte: Commissione europea

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