Il 2,4% dei tedeschi prende il salario minimo

A Est il 4,6% dei lavoratori tedeschi guadagna solo 8,84 euro l’ora, a Ovest sono il 2%

In Germania il salario minimo è cresciuto dal momento in cui è stato introdotto, nel 2015. Era di 8,5 euro lordi all’ora, corrispondenti a 1440 mensili, sempre lordi (e misurati su 12 mensilità), è cresciuto a 8,84 nel 2017, ovvero 1498 al mese, e poi a 9,19 nel 2019, quindi 1.557 ogni mese, sempre lordi naturalmente. Quest’anno il salario minimo è stato ulteriormente aumentato, a 9,35 euro l’ora, 1.584 euro mensili.

Il salario minimo e l’occupazione

L’introduzione era stata accompagnata, come accaduto ovunque, da dubbi e timori sull’impatto occupazionale, sul fatto che avrebbe messo fuori dal mercato diverse piccole aziende e creato disoccupazione, soprattutto a Est, la parte più fragile del Paese, il “Mezzogiorno” della Germania.

I dati dell’Istituto di statistica tedeschi, Destatis, dissipano questi dubbi, perchè sottolineano che la percentuale di lavoratori tedeschi che si è ritrovata a lavorare in regime di salario minimo è calata, nonostante l’aumento del salario. Nel 2018 era del 2,4%, 2% a Ovest e 4,6% a Est, meno della metà rispetto all’anno di introduzione, il 2015, quando complessivamente era del 5%, ma si raggiungeva il 10,8% nell’ex DDR. Nel 2016 si era scesi al 4,6% (4,2% a Ovest e 7,8% a Est), e nel 2017 al 3,6% (rispettivamente 3,2% e 6,2%).

Le persone occupate sono calate

Questo andamento sarebbe potuto essere non necessariamente positivo se coloro che non risultavano più occupati con salario minimo in realtà avessero perso il lavoro, ma non è quello che è accaduto. Il tasso d’occupazione è rimasto altissimo e anzi crescente, passando dal 74% del 2015 al 75,9% del 2015 (in Italia era del 58,5%), la disoccupazione dal 4,6% al 3,4%. Vuol dire che i dipendenti non più sotto regime di salario minimo continuavano invece a lavorare e con stipendi più alti.

Il salario minimo tedesco più basso di quello francese

La ragione di questi dati sta anche nel fatto probabilmente il salario minimo in Germania è stato introdotto con maggiore prudenza che altrove. Per esempio è minore che in Francia, Paese in cui la disoccupazione è maggiore e gli stipendi più bassi, e fino al 2018 era anche inferiore a quello che in Italia era stato proposto da alcuni esponenti, del Movimento 5 Stelle e del PD, per esempio, nonostante i salari molto più ridotti e l’occupazione enormemente più bassa.

Cosa succede con il salario minimo a 9 euro in Italia

Secondo l’Ocse la Germania nel 2018 era tra i Paesi europei con un rapporto tra salario minimo e salario mediano più basso, il 46%. In Francia si arrivava al 62%, nel Regno Unito al 54%, in Polonia al 53%. In Italia con 9 euro l’ora saremmo sopra il 70%. Vuol dire che che in Germania è minore la probabilità che vi siano aziende che si trovano nella situazione di dover alzare i salari e il costo del lavoro, magari senza poterselo permettere. Ed è quindi minore anche la percentuale di dipendenti che prendono il salario minimo.

Fonte: Destatis

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