Gas naturale a 230 €/MWh ed energia elettrica a 587,67 €/MWh. Le previsioni del prossimo trimestre
Nonostante la guerra in Ucraina abbia provocato un aumento dei costi delle materie prime, attualmente si sta registrando il primo calo dei prezzi di gas ed energia elettrica dopo ben sei trimestri (sette per il gas). Secondo l’ARERA (Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente), infatti, il secondo semestre del 2022 consentirà alle famiglie di risparmiare circa il 10% sulle forniture, rispetto ai mesi precedenti, per via delle misure attuate dall’Autorità in collaborazione con il Governo. Tuttavia, gli effetti in bolletta non saranno ancora particolarmente rilevanti e rispetto allo scorso anno le bollette risultano più salate per lo stesso trimestre di riferimento. Pertanto, questo potrebbe essere il momento giusto per cambiare fornitore di gas e trovarne uno maggiormente in linea con i propri bisogni.
Gli effetti del conflitto sulle bollette
Sin dagli albori del conflitto tra Russia e Ucraina, il mercato dell’energia si è mostrato particolarmente volatile. Il picco è stato registrato nei primi giorni di marzo, per via del timore di un’interruzione improvvisa delle forniture, a causa delle sanzioni applicate alla Russia. Precisamente, l’8 Marzo, il petrolio ha raggiunto 132 $ a barile; il gas naturale 230 €/MWh e l’energia elettrica 587,67 €/MWh. Attualmente i prezzi sembrano essere ribassati, ma l’instabilità è ancora forte e non è possibile fare previsioni precise per il futuro. Da tutto ciò consegue una vera e propria fermentazione del mercato dell’energia, dove la concorrenza sta crescendo sempre più e spinge ulteriormente gli utenti a valutare di cambiare gestore del gas.
Le misure dell’ARERA
Il conflitto tra Russia e Ucraina, come già detto, ha creato un clima di incertezza e il mercato energetico è piuttosto volatile. Non a caso, in molti hanno deciso e tutt’ora decidono di cambiare gestore gas per trovare offerte più convenienti e cercare di tagliare i costi in bolletta. Proprio per questo motivo, l’ARERA ha deciso di attuare delle misure per tutelare i consumatori da eventuali aumenti repentini. In particolare, verranno aboliti gli oneri generali di sistema per le bollette del prossimo semestre. Si tratta di somme da corrispondere per coprire i costi relativi al funzionamento del sistema elettrico. Inoltre, l’ARERA ha apportato delle modifiche ad una componente tariffaria, al fine di consentire una compensazione dei costi di commercializzazione del gas, ovvero i costi sostenuti dai fornitori per consentire l’approvvigionamento delle materie prime.

L’aggiornamento nel dettaglio
Per il prossimo trimestre, a partire da aprile 2022, l’energia elettrica avrà un costo di 41,34 centesimi per kilowattora. Il 75% della bolletta (pari a 31,02 cent) è costituito dai costi di approvvigionamento della materia prima; il 4,7% (cioè 1,91 centesimi) è dato dalle spese per la commercializzazione al dettaglio. La spesa per il trasporto dell’energia e la distribuzione ai consumatori costituisce il 9,3% del totale della bolletta, ovvero 3,84 centesimi. Questo valore è rimasto invariato rispetto al primo trimestre. Contribuiscono a determinare l’ammontare finale della bolletta energetica anche le imposte (IVA e accise), che corrispondono a 4,57 centesimi, ovvero l’11% della bolletta.
Come già detto, invece, gli oneri di sistema sono stati azzerati a seguito delle manovre effettuate. Il gas naturale, in riferimento allo stesso semestre, ha un prezzo di 123, 62 centesimi al metro cubo. La maggior parte della quota è costituita dalle spese di approvvigionamento della materia prima (89,38 centesimi, ovvero il 72,30% del totale) mentre 5,60 cent (ovvero il 4,53% del costo) sono i costi per la vendita al dettaglio.
La spesa di trasporto e gestione del contatore è pari a 15,59 centesimi (12,61% della bolletta) mentre le imposte incidono per il 18,77% (23,20 cent). Le spese per gli oneri di sistema sono sottratte (-10,16 centesimi): ciò significa una riduzione dell’8,2% del costo al metrocubo. Inoltre, se si riesce anche a cambiare il proprio gestore del gas, trovando un fornitore con tariffe più convenienti, è possibile sperare nell’arrivo di bollette meno salate rispetto a quelle dei mesi precedenti.
I dati si riferiscono al 2022
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