E’ iniziato novembre, il mese peggiore per le tasse

In 30 giorni vanno pagati più di 57 miliardi, a giugno 45. Febbraio il mese migliore: “solo” 29

Le tasse sono un incubo tutto l’anno per gli italiani ma ci sono mesi in cui questo incubo diventa più spaventoso. Ecco quando si pagano le tasse.

Quando si pagano le tasse in Italia

E a quanto pare il mese peggiore è proprio quello che inizia con la festività dei defunti e con Halloween: novembre. Il grafico sopra mostra l’andamento del gettito delle imposte in base al mese in cui giuridicamente sono dovute, a prescindere dall’incasso che naturalmente può essere successivo. I dati si riferiscono all’ultimo anno, fino all’ultimo mese per cui disponiamo di informazioni, agosto 2017. Vanno quindi dal settembre 2016 all’agosto 2017.
Ebbene: come si vede è proprio novembre il mese più “costoso” dato che in quel mese, nel 2016, sono dovute tasse e imposte per un totale di 57 miliardi e 184 milioni. A ruota viene dicembre con 47 miliardi e 353 milioni. Il miglior mese per il cittadino-contribuente è invece febbraio, con “appena” 29 miliardi e 319 milioni da pagare.

Quando si pagano le imposte dirette

Si fa presto però a dire imposte. Queste sono molte e differenti. La più importante distinzione è tra imposte dirette ed indirette. Le prime sono quelle che colpiscono direttamente il reddito nel momento in cui viene prodotto, quindi l’Irpef sui redditi, appunto, o l’Ires sui guadagni delle imprese (sugli utili, per la precisione).

Le seconde invece operano indirettamente perché colpiscono il reddito quando viene speso, ovvero è il cittadino che acquistando un prodotto e spendendo il proprio reddito paga anche una tassa sotto forma di imposta aggiuntiva rispetto al prezzo del bene. L’esempio più classico è l’Iva, ma anche le accise sulla benzina o sulla birra, che sono in proporzione alla quantità consumata, o le imposte sui tabacchi. Sono incluse in questa categoria anche i bolli auto o i proventi del lotto. Quindi: quando si pagano le tasse in Italia? Beh, le imposte dirette fanno andare in testa novembre tra i mesi con più tasse. Una in particolare, l’Ires.

Il grafico sopra mostra l’andamento delle 2 più importanti imposte dirette e delle 2 più importanti imposte indirette. Come si vede nel novembre 2016 l’Ires dovuta dalle imprese è stata pari a 15 miliardi e 261 milioni. In nessun altro mese si è dovuto pagare così tanto ed è probabilmente anche il mese in cui gli uffici amministrativi delle imprese perdono più tempo per pagare il dovuto. Al secondo posto infatti è agosto 2017, con 2 miliardi e 558 milioni.
La ragione è che a novembre si deve pagare l’Ires sui guadagni delle società di capitali (come Spa e Srl). Tra l’altro si tratta in grandissima parte di un acconto, un versamento in previsione dei guadagni dell’anno successivo, per utili non ancora generati, cui poi eventualmente andrà aggiunto un saldo, in base alla giustezza delle previsioni.

Un’imposta preventiva

Come sempre accade anche per i lavoratori autonomi, insomma, una imposta preventiva, nella speranza che l’anno successivo le cose vadano come previsto e non peggio, e non ci si ritrovi ad avere pagato tasse su utili che non si sono mai realizzati.
Per quanto riguarda l’Irpef, novembre è solo al secondo posto, dietro a gennaio. Nel novembre 2016 infatti il pagamento dovuto era stato di 20 miliardi 190 milioni contro i 22 miliardi e 842 milioni di gennaio 2017. Nonostante questo, grazie all’Ires, novembre spicca come il mese in cui le imposte dirette reclamano i maggiori versamenti, 37 miliardi e 196 milioni.

Le indirette esplodono a dicembre

In questo caso è dicembre il mese più esoso, con 25 miliardi e 869 milioni. Novembre è al terzo posto con 19 miliardi e 988 milioni, dopo maggio 2016.

Questo soprattutto a causa dell’Iva, i cui incassi raggiungono il vertice proprio a dicembre, con 17 miliardi e 680 milioni a causa del Natale che fa aumentare le spese e, quindi, l’Iva pagata. Questo è lo stesso motivo per il quale l’incasso di Iva cresce ad agosto: a causa delle vacanze. A dicembre è anche massimo l’incasso dell’accisa sui prodotti energetici, ovvero le tasse sulla benzina e gli altri carburanti: a dicembre 2016 lo Stato ha incassato 3 miliardi e 181 milioni.
Dicembre al primo posto anche per le imposte indirette sul gioco del lotto, 743 milioni il gettito alla fine dell’anno scorso.
Per gli acquisti di case invece evidentemente dicembre scivola solo al secondo posto, infatti con 523 milioni di tasse l’ultimo mese dell’anno è superato da luglio, 640 milioni per quanto riguarda l’imposta di registro.
Per quanto riguarda invece le tasse sulle sigarette è stato agosto di quest’anno il mese con il maggior gettito, un miliardo. Una curiosità su quando si pagano le tasse in Italia: agosto 2017 è al primo posto anche per le accise sul consumo di birra, con 86 milioni. D’altra parte, si sa, in estate si alza un po’ di più il gomito. E si alzano anche le tasse.

I dati si riferiscono al: 2015-2017

Fonte: Mef

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