Un segretario del Pd dura in media 577 giorni

Elly Schlein vince le primarie del partito che ha cambiato leader 9 volte in 14 anni

Le dimissioni di Letta non sono state  una sorpresa. La sconfitta del Partito Democratico alle politiche di settembre 2022 è stata troppo evidente e profonda e il segretario Pd ha chiuso la sue esperienza alla guida del più importante partito della sinistra italiana. Il 26 febbraio 2023 al suo posto alle primarie del partito gli iscritti al Pd hanno scelto Elly Schlein, prima donna alla guida del Partito Democratico. Prenderà in mano un partito che alle elezioni politiche di settembre 2022 ha preso il 19,06% perdendo la roccaforte di Modena, dove all’uninominale alla Camera non è stato eletto il sindacalista Aboubakar Soumahoro in un collegio che al Nazareno consideravano di facile vittoria, non è stato così anche se di un soffio; l’ avversaria del sindacalista di origini ivoriane a Modena, Daniela Dondi di Fratelli d’Italia, è arrivata prima con l’1,4% di voti in più.

A settembre il Pd ha perso anche in Toscana, in Umbria e in Liguria ma soprattutto ha perso al Sud e nelle Isole dove è il terzo partito dietro al Movimento Cinque Stelle. Per tutti questi motivi Enrico Letta, dopo 561 giorni da segretario, ha lasciato. Ma quanto durerà Elly Schlein, segretaria del Pd?

Bersani il secondo segretario Pd più longevo

Se si guarda ai numeri di può pronosticare la la Schlein durerà 577 giorni. Sì, perché nessun altro partito in Italia, tra quelli più grandi, ha cambiato il proprio leader così spesso. Enrico Letta, che ha fatto anche il presidente del Consiglio dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014, è stato eletto il 14 marzo 2021. Nicola Zingaretti, che si è dimesso dopo che varie correnti chiedevano insistentemente un nuovo congresso, è rimasto in carica 718 giorni ed è arrivato terzo, dopo Matteo Renzi e Pierluigi Bersani, nella classifica dei segretari del Pd più longevi. Ma vediamo meglio le varie crisi del Pd attraverso i numeri.

Quanto sono durati i segretari del Pd?

Come detto, in media i segretari del Pd sono rimasti in carica per 577 giorni. Otto segretari in dieci anni: dai 69 giorni di Orfini ai 1.479 di Renzi. Alla guida del partito democratico, dalla sua nascita nell’ottobre del 2007, si sono succeduti Walter Veltroni, Dario Franceschini, Pierluigi Bersani, Guglielmo Epifani, Matteo Renzi, Matteo Orfini, Maurizio Martina e Nicola Zingaretti (nella foto).

segretario Pd

Il Pd ha 412.675 iscritti

Il Partito democratico è stato fondato il 14 ottobre 2007 in seguito alla fusione tra i Democratici di sinistra e il partito della Margherita. Il Pd nazionale conta 412.675 iscritti (dato aggiornato al 2019, ultimi dati disponibili): erano 378.669 nel 2014 e 395.574 nel 2015. Dalla sua nascita fino a Zingaretti ha cambiato segretario in media ogni due anni.

In successione, infatti, hanno guidato il Pd Walter Veltroni (dal 14 ottobre 2007 al 21 febbraio 2009), Dario Franceschini (dal 21 febbraio 2009 al 25 ottobre 2009), Pier Luigi Bersani (dal 25 ottobre 2009 al 19 aprile 2013) e Guglielmo Epifani (dall’11 maggio 2013 al 8 dicembre 2013). Le primarie del dicembre 2013 hanno poi  designato il quinto segretario Pd nella storia del partito: in corsa per la carica c’erano Gianni Cuperlo, Matteo Renzi e Pippo Civati.

Segretario Pd anche dopo il referendum

Dopo il disastro del Referendum del 4 dicembre 2016, Renzi rassegna le dimissioni da segretario aprendo la fase congressuale nel febbraio successivo. Alcuni giorni di campagna elettorale all’interno del partito e il 30 aprile 2017, viene riconfermato segretario con il 69,2% dei voti, contro Andrea Orlando e Michele Emiliano. Matteo Renzi si è dimesso da segretario del partito il 5 marzo 2018 (c’è stata una parentesi con Matteo Orfini di 69 giorni), dopo aver ricoperto la carica per 1.479 giorni in tutto. E’ stato il politico che ha ricoperto più a lungo la carica di leader del Partito Democratico che, appunto, mediamente cambia segretario ogni 577 giorni. Dal 12 marzo 2018 al 17 novembre 2018 il partito è stato guidato da Maurizio Martina, ma il 3 marzo 2019 Nicola Zingaretti ha battuto alle primarie Maurizio Martina e Roberto Giachetti ed è diventato l’ottavo segretario del partito. E ora tocca alla Schlein.

Quando è nato il Pd

Il Partito Democratico è nato il 14 ottobre 2007, in seguito alla fusione tra due partiti politici italiani di centro-sinistra, il Partito Democratico della Sinistra (Pds) e i Democratici di Sinistra (Ds). Il Pds ha visto la luce nel 1998 come successore del Partito Comunista Italiano (Pci), mentre i Ds sono nati nel 1998 come scissione dal Pds. La fusione tra i due partiti è stata promossa dal leader del Ds, Walter Veltroni, con l’obiettivo di creare un grande partito di centro-sinistra in grado di contrastare l’ascesa del centro-destra guidato da Silvio Berlusconi.

La nascita del Pd ha rappresentato un importante cambiamento nella politica italiana, poiché ha messo fine alla frammentazione del centro-sinistra e ha creato una nuova forza politica capace di competere con il centro-destra. Il Pd ha ottenuto un certo successo alle elezioni politiche del 2008, diventando il principale partito di opposizione al governo di Berlusconi senza, però, riuscire, in quella occasione, a guidare il paese. Ma quelle elezioni sono state un punto di svolta nella politica italiana. Non solo il Pd, segretario Walter Veltroni, le ha perse ma hanno interrotto l’esperienza di governo di Romano Prodi. Infatti nelle prime elezioni dopo la nascita del Partito democratico, il Popolo della Libertà ha ottenuto il 46,8% dei voti e 344 seggi su 630 nella Camera dei deputati. Il Pd ha ottenuto il 33,2% dei voti e 217 seggi mentre La Sinistra l’Arcobaleno ha ottenuto solo il 3,1% dei voti e nessun seggio.

Il governo Berlusconi ha avviato una serie di riforme, tra cui la riforma fiscale, la riforma dell’istruzione e la riforma del sistema sanitario. Tuttavia, il governo è stato criticato per la sua gestione dell’economia, in particolare per la sua incapacità di far fronte alla crisi finanziaria globale del 2008. Nel 2011, Berlusconi ha rassegnato le dimissioni dopo una serie di scandali e proteste, e il governo è stato sostituito da un governo di tecnici guidato da Mario Monti.

I dati si riferiscono al: 2007 – 2021
Fonte: Partito Democratico

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