L’oro della Banca d’Italia vale 4 miliardi di meno

oro banca d'italia

Da 89,4 a 85,4 miliardi di euro in un solo mese. Colpa del calo delle quotazioni

Cala a marzo il valore delle riserve d’oro della Banca d’Italia. Si tratta di circa 4 miliardi di euro in meno rispetto al mese precedente. Come mai?

Quanto vale un chilo d’oro

Il motivo risiede nel calo del valore del metallo giallo e non nella vendita dell’oro fisico. A gennaio del 2015 la quotazione ha toccato i 1.294 dollari al chilo mentre a marzo è sceso a 1.255 dollari al chilo.
Da gennaio dell’anno scorso, tuttavia, il valore dell’oro di Bankitalia o dei crediti in oro, è rimasta mediamente sopra gli 80 miliardi di euro, tranne luglio, agosto, settembre, novembre e dicembre quando le riserve sono scese fino a toccare anche i 76 miliardi. Nel 2013 l’oro nei forzieri di via Nazionale, era pari ad appena 68 miliardi e 677 milioni di euro mentre nel 2014 era salito a 77 miliardi e 865 milioni. A marzo 2016, invece, è risalito a 85 miliardi e 458 milioni rispetto agli 89 miliardi e 406 milioni di febbraio, in aumento di quasi 9 miliardi di euro rispetto al mese precedente.

A cosa serve l’oro della Banca d’Italia

L’oro della Banca d’Italia finisce spesso per essere messo nel mirino di forze politiche che lo vorrebbero utilizzare per ridurre il debito pubblico o per investimenti pubblici. Non a caso anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è dovuto intervenire per difendere l’autonomia di Bankitalia. In realtà l’oro è detenuto dalla Banca Centrale proprio per garantire, almeno in parte, la solvibilità dell’Italia nei confronti dei creditori che hanno acquistato titoli pubblici e, per questo, ricopre una funzione stabilizzatrice rispetto alla solvibilità del Paese.

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Naturalmente, rispetto ad un debito pubblico di oltre 2mila miliardi di euro, circa 85 miliardi di euro di oro possono far ben poco, ma bisogna considerare che la riserva aurea italiana rappresentano la terza al mondo dopo quella degli Stati Uniti e della Germania. Si tratta di qualcosa come quasi 2.500 tonnellate di metallo giallo metà dei delle quali sono conservate a Roma, in Bankitalia, l’altra metà è stata depositata all’estero, la maggior parte a New York, presso i caveau della Federal Reserve, la Banca centrale americana.

L’oro di Bankitalia è anche in parte a Berna e a Londra, custodito dalle locali banche centrali. La Bundesbank detiene, a Francoforte, solo il 31% del proprio oro, il resto è dislocato presso altre istituzioni in giro per il mondo.

La Banca d’Italia ha anche monete d’oro

La maggior parte delle 2.500 tonnellate di oro di Bankitalia sono sotto forma di lingotti e solo 4,1 tonnellate è sotto forma di monete. I lingotti sono 95.493 e una parte è detenuta dalla Bce, come contributo italiano alla stabilità finanziaria dell’eurosistema.

I dati si riferiscono al: gennaio 2015-marzo 2016

Fonte: Bankitalia

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