Multe dell’Antitrust europeo, 29 miliardi in 29 anni

Il record è della Daimler: oltre 1 miliardo. Multata anche la Deutsche Bank e l’Iveco

Tra il 1990 e il 2019 l’Europa ha imposto alle aziende continentali multe per l’incredibile cifra di 29.869.664.824 euro. Tradotto: in 29 anni l’antitrust europeo ha comminato 29,8 miliardi di sanzioni alle imprese europee (e non) che hanno truffato, manipolato, dominato il mercato di riferimento. Il grafico sopra mostra le multe antitrust europeo divise per periodi di 4 anni ognuno a dimostrazione di quanto il mercato abbia bisogno di un “gendarme” in grado di farne rispettare le regole.

L’andamento storico delle multe antitrust europeo

Questo è quello che fa l’antitrust europeo che, però, a sua volta, ha bisogno di un controllo di livello superiore, ovvero la magistratura. L’importo di 29,8 miliardi di euro, infatti, si riferisce alle multe dell’antitrust europeo, non quello che le imprese hanno effettivamente pagato. Dopo la sanzione, infatti, queste hanno la possibilità di ricorrere in giudizio e a volte (non così spesso come si potrebbe pensare) le sanzioni antitrust vengono ridimensionate. Di quanto? Sempre il grafico sopra mostra sia il numero delle multe europee in numero assoluto sia l’importo che l’importo effettivamente pagato dalle imprese sanzionate dopo aver fatto ricorso ai giudici. Il totale delle multe si riduce, così, a 27.478.947.800 euro e 50 centesimi. In sostanza negli anni presi in considerazione i giudici hanno ridotto le multe antitrust europeo di appena 2.390.697.024 e 50 centesimi di euro ovvero l’8,1%.

Che cosa è un cartello industriale

Il motivo per il quale l’antitrust europeo multa le imprese è perché queste costituiscono un cartello industriale. Che cosa è un cartello industriale? Si tratta di accordi presi tra due o più imprese (dipende dalla loro grandezza) per modificare a proprio vantaggio le regole del mercato. Insomma, una specie di truffa che spesso ha l’obiettivo di mantenere i prezzi più alti o di ottenere vantaggi dal fatto di dominare un certo segmento industriale. E quali sono questi settori industriali? Eccoli nel grafico sotto

La multa europea più consistente comminata dagli uffici di Bruxelles e revisionati dal giudizio della Corte, riguarda il cartello di imprese produttrici di camion e Tir. Tra il 2016 e il 2017 sono state condannate a pagare l’iperbolica cifra di 3,8 miliardi di euro. Un altro miliardo e 400 milioni di euro sono stati appioppati a società produttrici di tubi catodici ed altri componenti per Tv e computer. Per loro, nel 2012, una multa da 1,4 miliardi di euro. La terza multa più alta di sempre è stata comminata (e confermata dai giudici europei) alle banche e finanziarie che tra il 2013 e il 2016 hanno manipolato il mercato dei tassi d’interesse facendo salire o scendere i valori sul mercato finanziario in modo da poter speculare sui valori delle valute e degli indici che erano loro stessi s stabilire. Come facevano? Erano abbastanza grandi e abbastanza numerosi per riuscirci.

Le società con più multe europee

Ma si può fare di più. Si possono anche sapere i nomi delle aziende europee che si sono beccate le multe europee più consistenti da parte dell’antitrust europeo. Eccole nel grafico sotto.

Essendo la multa più importante quella comminata ai produttori di camion è abbastanza naturale che ai primi posti della classifica delle società più multate dall’antitrust europeo siano proprio tre società che (tra le altre cose) producono camion. Si tratta della tedesca Daimler, della svedese Scania e della Daf che ha sede nei Paesi Bassi. La prima ha pagato più di un miliardo di euro, la seconda 880 milioni e la terza 752 milioni di euro di multa.

Non deve stupire che nell’elenco ci sia un’altra impresa “fiore all’occhiello” della Germania, la Deutsche Bank. La più importante banca tedesca è stata coinvolta in diversi scandali e scandaletti, ma i 465,8 milioni di euro li ha pagati soprattutto per aver partecipato al cartello industriale fatto da altri istituti di credito e finanziarie continentali, dedito alla manipolazione degli indici valutari. Nella classifica c’è anche un po’ di Italia: si tratta dell’Iveco che, per lo stesso motivo per il quale sono state multate le prime tre in classifica, nel 2016 è stata condannata a pagare 494,6 milioni di euro di multa.

I dati si riferiscono al: 1990-2019

Fonte: Antitrust europeo

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