Tasse sulle imprese, la pesca è la meno “affidabile”

Ecco i settori dove è più probabile l’evasione fiscale. Bene avvocati e notai

Pesca, piscicoltura e servizi annessi. E’ questa l’attività economica con la percentuale più alta di aziende che non raggiungono il punteggio minimo utile per beneficiare del regime fiscale premiale introdotto dall’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale, gli “Isa”. Cosa significa? Significa che sono questi i settori nei quali “probabilmente” le tasse sulle imprese sono più evase. Più avanti la spiegazione di come funziona il meccanismo degli Isa, che ha sostituito gli odiatissimi “studi di settore”.

Tasse sulle imprese, dove si concentrano i sospetti di evasione

Il 76% delle imprese del settore ittico, con ricavi dichiarati oltre i 30mila euro (come mostrano i dati relativi al periodo d’imposta 2020 del Mef) non raggiungono infatti il punteggio di 8 punti e per questa ragione non possono accedere a una serie di vantaggi fiscali. Subito dopo, nella classifica dei settori con il più basso livello di affidabilità fiscale, consultabile guardando il grafico in apertura, troviamo le aziende che costruiscono macchine agricole (il 75% fuori dal regime premiale) e il settore dell’allevamento (70%). Inoltre è da sottolineare che la maggior parte delle aziende, il 55%, non arriva ad ottenere 8 punti e quindi è fuori dai bonus fiscali.

Dentisti, infermieri e veterinari le categorie più virtuose

Guardando invece al fondo della classifica troviamo le categorie con il livello più alto di affidabilità fiscale. La prima è quella delle attività professionali sanitarie. Parliamo quindi di medici chirurghi e odontoiatri, ma anche veterinari, farmacisti e psicologi. Solo il 30% dei professionisti e delle aziende di questo settore infatti non raggiunge il punteggio di 8. Ottima percentuale anche per gli intermediari del commercio, ovvero gli operatori che si pongono tra la fase di produzione di beni e servizi e quella del loro consumo (quelli che non accedono al premio sono il 34%) e gli studi legali e notarili, 39%.

tasse sulle imprese

Indici sintetici di affidabilità fiscale, cosa sono

Prevenire è meglio che sanzionare. E’ questo l’obiettivo dello strumento degli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa). Introdotti con il decreto legge n. 50/2017 (dal periodo d’imposta 2018) gli Isa sostituiscono definitivamente gli studi di settore per creare un flusso di comunicazione fra fisco e contribuenti volto a premiare le aziende virtuose e a creare una “catena temporale” entro cui stabilire il grado di affidabilità fiscale di un’azienda.

Le tasse sulle imprese, non ci sono più gli studi di settore

La differenza sta proprio qui nel “lasso di tempo”. Infatti prima del 2018 tramite il sistema degli studi di settore il controllo fiscale scattava ogni qualvolta si riscontravano anomalie tra le dichiarazioni relative ad un anno fiscale e il precedente. Quindi se un’azienda dichiarava una cifra inferiore rispetto alla media del suo settore dell’anno precedente scattavano i controlli del fisco. Ora, tramite i nuovi indici di affidabilità fiscale, il lasso temporale analizzato è di 8 anni e, grazie agli indicatori di anomalie che regolano l’algoritmo, il sistema è capace di far emergere autonomamente, almeno secondo le aspettative del Mef, solo le incongruenze reali.

In parole povere lo scopo degli Isa non è quello di “stanare” gli evasori ma di favorire l’adempimento spontaneo delle dichiarazioni fiscali lungo l’anno. Per farlo il Mef ha predisposto forme di assistenza guidate per dare un punteggio e infine un premio alle aziende più virtuose.

Isa, i vantaggi per le imprese e i professionisti affidabili

Il punteggio di affidabilità che valuta l’attendibilità di relazioni e rapporti tra le grandezze di natura contabile e strutturale di un’azienda va da 1 a 10. Per ottenere il bonus premiale bisogna arrivare almeno a 8. Con un punteggio di 8 o superiore il contribuente è esonerato dall’apposizione del visto di conformità, definito anche “visto leggero”, per validare la validità dei crediti delle detrazioni d’imposta spettanti.

I contribuenti con livelli di affidabilità almeno pari a 8,5 sono in più esclusi dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici, ovvero da indagini giudiziarie volte a scoprire illegalità ignote partendo da un solo indizio noto.

Tasse sulle imprese, cosa succede a chi supera i 9 punti di affidabilità

Infine i contribuenti con livelli di affidabilità pari a 9 e superiore sono esclusi dall’applicazione della disciplina delle società non operative ovvero dalle penalizzazioni fiscali per le società di comodo e dalla determinazione sintetica del reddito complessivo, ovvero lo strumento chiamato anche “redditometro” tramite il quale il fisco si accerta che un’impresa non abbia finanziato determinate spese tramite, ad esempio, il ricorso al lavoro nero.

I dati si riferiscono al: 2020

Fonte: Ministero Economia e Finanze

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