Il debito pubblico sale: 2.302.340.000.000 euro

A marzo 2018 aumenta lo stock di indebitamento. In un solo mese +15,89 miliardi

L’andamento del debito pubblico italiano segna rosso stabile. A marzo 2018 lo Stato ha sulle proprie spalle un debito di 2.302 miliardi e 340 milioni di euro da ripagare. Il grafico in apertura mostra l’andamento dell’indebitamento italiano da aprile 2016 a marzo 2018: in questi ventiquattro mesi il debito è sempre stato superiore ai 2mila miliardi di euro, ma a marzo il dato complessivo si è avvicinato di molto al record di luglio 2017 (2.308 miliardi di euro) e questo comporta gravi rischi sul fronte della sostenibilità.

A quanto ammonta il debito pubblico italiano

Tra febbraio e marzo del 2018, l’andamento del debito pubblico italiano ha fatto segnare una crescita di ben 15,89 miliardi di euro. L’incremento è dovuto al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche che hanno drenato 20,1 miliardi in più. Le maggiori richieste sono state in parte compensate, ha spiegato Bankitalia, dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (3,5 miliardi a 44,8 miliardi) e dall’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,8 miliardi).

L’andamento del debito pubblico italiano

Dalla lettura delle statistiche di via Nazionale emerge che l’Italia ha 2.299 miliardi di debito in euro, i restanti tre miliardi sono invece in valuta estera. La stragrande maggioranza del debito pubblico italiano, 1.946 miliardi di euro, sono titoli di Stato emessi; quote più marginali provengono da prestiti delle istituzioni finanziarie monetarie (175 miliardi di euro) e da monete e depositi il resto (180,9 miliardi).

Quando bisogna ripagare lo stock?

L’ultima domanda è quella che si farebbe qualsiasi buon padre di famiglia: quando bisogna restituire questo debito-monstre? Per fortuna, verrebbe da dire, 1.998 miliardi di euro sono a medio-lungo termine e solo 300 miliardi circa scadono a breve.

Tra lo stock di debito a medio-lungo termine 1.808 miliardi hanno una “vita residua maggiore di un anno”, quasi 190 miliardi di euro scadranno invece nei prossimi mesi. Di quest’ultima fetta di debito, 28 miliardi sono in monete e depositi, 181 miliardi in titoli di Stato che vanno a scadenza e 8,37 miliardi sono da restituire alle istituzioni finanziarie monetarie.

Ma determinante è anche conoscere quali sono i motivi dell’andamento del debito pubblico italiano: la colpa non è soltanto l’aumento della spesa pubblica, ma anche (e soprattutto) gli interessi pregressi.

I dati si riferiscono a marzo 2018

Fonte: Banca d’Italia

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