Ryanair prima nel traffico internazionale con quasi 38 milioni di persone
I viaggiatori che scelgono Ryanair sono sempre di più: in tre anni sono aumentati di 5 milioni. Alitalia, per il quale il governo giallorosso sta disperatamente cercando una soluzione per evitare il crack, è comunque seconda per numero di passeggeri, anche se in calo rispetto agli anni precedenti. Il tutto mentre l’Unione Europea chiede maggiori garanzie per tutelare gli utenti in caso di fallimenti delle compagnie low cost e di bandiera.
Ryanair leader
Fra le compagnie low cost, Ryanair trasporta sempre più passeggeri dall’Italia: in tre anni il numero di viaggiatori che ha scelto di spostarsi con un aereo del brand irlandese da un aeroporto italiano è aumentato dai 32 milioni e 615mila del 2016, ai 36 milioni e 200mila del 2017 ai 37 milioni e 882mila del 2018. Un aumento del 4,4% in un solo anno.
Vince il low cost negli aeroporti
Anche Alitalia, seconda in classifica, cresce dell’1% per numero di passeggeri trasportati rispetto all’anno precedente, ma in totale muove quasi 16 milioni di persone in meno rispetto a Ryanair. La compagnia irlandese non è solo la più scelta per i voli dall’Italia. Ma è anche il vettore principale negli aeroporti italiani: ovvero, è la compagnia aerea che conta più voli rispetto alle altre in un determinato hub. Su 41 aeroporti italiani, Ryanair è il “vettore principale” in 20 di questi. Alitalia invece è vettore principale in soli 5 hub.
I numeri di Alitalia
Alitalia è seconda per numero di passeggeri trasportati: sono meno di 22 milioni i viaggiatori che hanno scelto la compagnia italiana per volare dal nostro Paese. Un numero in aumento rispetto al 2017, ma in forte calo rispetto al 2016 quando gli utenti erano poco più di 23 milioni. Ma Alitalia vince nel traffico nazionale. Le persone che partono e arrivano in un aeroporto italiano con Alitalia sono più di 12 milioni, mentre Ryanair è ferma a circa 11 milioni.
Biglietti economici per le compagnie low cost
Sono più di 105 milioni i viaggiatori che i primi dieci brand del cielo in classifica hanno imbarcato, per un volo nazionale o internazionale. Di questi, sono 70 milioni a scegliere compagnie low cost, mentre 30 milioni scelgono compagnie di bandiera. Al terzo posto della classifica l’economica Easyjet con quasi 18 milioni e mezzo di passeggeri e un trend in costante aumento rispetto agli anni precedenti. Bene anche le altre compagnie low-cost, Vueling, Wizz Air ed Eurowings che, seppur fanalino di coda con solo 2 milioni e 651 mila passeggeri trasportati, è il vettore che cresce di più rispetto al 2016, quando dall’Italia muoveva appena 365mila persone.
Le compagnie di bandiera in classifica
Anche le compagnie di bandiera si difendono: Lufthansa è quarta con meno di 5 milioni di passeggeri. Più staccata British Airways con più di 3 milioni e mezzo di viaggiatori. Chiudono la classifica Air Italy (ex Meridiana), l’unica con un numero di passeggeri in calo continuo negli ultimi tre anni, e Air France che mantiene costante il numero di passeggeri circa 2 milioni e mezzo, dal 2016 al 2018.
Le compagnie low cost e le tutele in volo
Dal 2018 ad oggi sono state 32 le compagnie aeree fallite che hanno lasciato a terra milioni di passeggeri. L’ultima, in ordine di tempo, è stata Thomas Cook, schiacciata da un debito di oltre 2 miliardi euro. Per tutelare i viaggiatori, il Parlamento Europeo sollecita l’adozione di un regolamento che obblighi i vettori aerei a fornire adeguate garanzie per il rimborso e il rimpatrio dei passeggeri in caso di insolvenza. Di fatto Bruxelles non accetta la regola in uso ad oggi nel trasporto aereo: un passeggero rimasto a terra deve acquistare un nuovo biglietto (spesso molto costoso) e aspettare il rimborso in tempi lenti e con procedure diverse da vettore a vettore.
I dati si riferiscono al: 2018
Fonte: Ente nazionale per l’aviazione civile
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