Aumentano i vescovi, ma calano i seminaristi

Adesso sono 5.389 nel mondo. Gli aspiranti sacerdoti sono 832 in meno

Nel mondo ci sono 36 vescovi in più. Nell’ultimo rilevamento disponibile dell’Agenzia Fides, quello del 2017, i vescovi nel mondo hanno raggiunto il numero di 5.389. E aumentano sia quelli diocesani, ai quali è affidata la cura di una diocesi, che tutti gli altri, definiti religiosi. Seguono l’andamento dei cattolici nel mondo, in costante aumento. Ma quel che preoccupa la Chiesa, però, è la crisi delle vocazioni che si manifesta con il calo costante dei seminaristi. Eppure di preti ci sarebbe bisogno, considerando che il numero dei sacerdoti cala costantemente: si è arrivati ad un prete ogni 14.468 anime.

I vescovi

Come si vede dal grafico in alto, in America c’è il numero più alto di vescovi: sono 2.042. In Europa, invece, sono 1.690, mentre in Asia sono 800 e in Africa 722. Secondo le rilevazioni dell’Agenzia Fides, i vescovi diocesani sono 4.116 (26 in più), mentre i vescovi religiosi sono 1.273 (10 in più). L’aumento dei vescovi diocesani interessa tutti i continenti ad eccezione della lievissima diminuzione in Africa (-1): America (+18), Asia (+1), Europa (+5), Oceania (+3). I vescovi religiosi aumentano in Africa (+7) e America (+5), mentre diminuiscono in Asia (-2) e sono stabili in Europa e Oceania.

Come si diventa vescovi

Nel cattolicesimo i vescovi sono considerati i discendenti degli apostoli, sono al terzo e più alto tra i gradi in cui è suddiviso il sacramento dell’Ordine. Gli altri due sono, in ordine di successione, il diaconato e il presbiterato (sacerdoti). Anche i cardinali e il Papa sono vescovi, sia dal punto di vista teologico che sacramentale. La differenza, però, tra vescovo e cardinale nel diritto canonico sta nell’importanza della diocesi amministrata, nell’estensione geografica e nel numero di fedeli residenti.

Fino al 1917 i vescovi erano eletti direttamente dalla comunità: adesso può essere solo il Papa a eleggerli o a confermarne l’elezione. Il Papa viene coadiuvato nel suo compito dalle conferenze episcopali delle varie province, che gli presentano un elenco con i candidati ritenuti idonei. Questo avviene almeno una volta ogni tre anni.

Ma quali sono i requisiti per diventare vescovi? Essere presbitero da almeno cinque anni; aver conseguito una laurea, o un dottorato, in teologia e diritto canonico, o essere riconosciuto esperto in queste materie dalla Santa Sede; avere compiuto almeno 40 anni di età; distinguersi per alte qualità morali, per la sua fede e per i buoni costumi tenuti nei confronti dei fedeli. Ci sono, però, anche casi particolari, come quello cinese, dove i cattolici sono stati perseguitati per decenni dal governo. Nel settembre 2018 la Chiesa Cattolica ha firmato un accordo preliminare col governo cinese per la nomina condivisa di alcuni vescovi. E nell’agosto è stato nominato il primo vescovo con queste nuove modalità: Antonio Yao Shun.

Quanto guadagna un vescovo

I vescovi vengono retribuiti con un sistema a punteggio. I punti sono assegnati in base all’anzianità e ai compiti svolti. Il massimo, però, che un vescovo può raggiungere è 3mila euro lordi. Diverso è il discorso per una particolare organizzazione all’interno della Chiesa. Gli ordinari militari, i vescovi che si occupano di seguire gli eserciti, vengono pagati dallo Stato italiano e il loro stipendio è più alto perché vengono equiparati nella retribuzione ai generali di corpo d’armata.

La crisi delle vocazioni

I vescovi aumentano, ma i preti sono in continuo calo. La crisi delle vocazioni, però, si manifesta sopratutto con il calo dei seminaristi. Quelli maggiori, diocesani e religiosi, continuano a diminuire e nel 2018 sono scesi globalmente di 832 persone. Come emerge dai dati dell’Agenzia Fides, hanno così raggiunto il numero di 115.328. Ma questo calo è fatto sopratutto dai trend in atto in America (-853), Asia (-385) e in Europa (-401). In Africa (+786) e Oceania (+21), invece, aumentano.

E diminuisce anche il numero totale dei seminaristi minori, diocesani e religiosi. Per il secondo anno è calato, nel 2018 di 835 unità, raggiungendo il numero di 100.781. Sono diminuiti in tutti i continenti ad eccezione dell’Asia (+82) e dell’Oceania, senza variazioni: Africa (-403), America (-347), Europa (- 167). I seminaristi minori diocesani sono 78.336 (-33) e quelli religiosi 22.445 (-802). I seminaristi minori appartengono alle fasce d’età che corrispondono alla scuola media ed alla scuola superiore. Non sono vincolati al proseguimento degli studi teologici nel seminario maggiore ma hanno la possibilità di avvicinarsi al mondo del seminario.

Fonte: Agenzia Fides

I dati si riferiscono al: 2018 

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