La disoccupazione non è un problema (eurozona a parte)

I 7 Paesi più sviluppati sono al 4,4% e nell’Ocse è al 5,2. Negli Stati della moneta unica è al 7,9%

Il Vecchio Continente è l’area del mondo dove l’andamento della disoccupazione mostra dati più alti considerando solo i Paesi più industrializzati, quelli, cioè, che fanno parte dell’Ocse.

L’andamento della disoccupazione in Italia

Il grafico sopra mostra gli ultimi dati dell’Ocse, che si fermano a novembre dell’anno scorso, riguardo all’andamento della disoccupazione. Come si vede l’Europa, dal 2015 a novembre del 2018, ha sempre mostrato una disoccupazione superiore a quella media dell’Ocse e a quella dei primi 7 Paesi più industrializzati del pianeta: Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti.

A novembre la disoccupazione nell’eurozona, cioè dei Paesi che hanno adottato l’euro (quindi non è compresa la Gran Bretagna) ha mostrato un tasso di disoccupazione del 7,9%, che è in calo, come anche quello delle altre zone del pianeta prese in considerazione, ma è il più alto tra tutte le aree del pianeta industrializzate. L’Unione europea a 28, comprendente, quindi, anche i Paesi dell’Est e quelli dell’eurozona, va meglio; 6,7% a novembre, ma resta seconda nella classifica stilata dall’Ocse i cui Paesi aderenti mostrano, invece, un 5,2% di tasso di disoccupazione.

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Le “big seven”

Ma l’andamento della disoccupazione migliore lo mostrano le 7 economie più sviluppate del pianete e tra queste, come abbiamo visto, c’è anche l’Italia che, a novembre, mostrava un tasso, stratosferico se confrontato con quelli della classifica Ocse, del 10,5%. Ebbene: nonostante l’Italia, la disoccupazione dei primi 7 Paesi del mondo è di appena il 4,4%.

disoccupazione italia

Quello che è da notare, comunque, è che l’andamento della disoccupazione mostra una flessione per tutti. Nell’eurozona, ad esempio, che ha il tasso più alto, la disoccupazione è scesa al livello più basso dall’ottobre del 2008. Nelle altre parti del mondo si è arrivati praticamente alla piena occupazione. Basti pensare, per esempio, che il Canada, che fa parte delle “big seven”, ha visto a novembre del 2018, l’andamento della disoccupazione calare per la terza volta consecutiva: meno 0,2% a quota 5,6%; negli Stati Uniti siamo al 3,7% (meno 0,1%) e anche il Messico, che ha visto a novembre del 2018 crescere il tasso dello 0,1%, ha un tasso di disoccupazione di appena il 3,3%.

I dati si riferiscono al: 2015-novembre 2018

Fonte: Ocse

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