Finanziamento ai partiti, i fan di Azione i più ricchi

Al partito di Calenda pochi versamenti ma grossi. FdI e Lega sotto la media

La campagna elettorale in vista del voto del 25 settembre è già entrata nel vivo. Il leader di Azione Carlo Calenda, ex ministro dello sviluppo economico dei governi Renzi e Gentiloni è il leader del partito che incassa dai propri sostenitori la cifra pro capite più alta dal finanziamento pubblico (2xmille). Mediamente ogni fan di Azione versa 24,84 euro. Politicamente Calenda insiste nella necessità dell’Italia di un Draghi-bis ma nell’eventualità che “l’italiano più apprezzato all’estero” si dichiarasse “non disponibile”, Calenda ha dichiarato che sarebbe pronto a candidarsi per governare il Paese puntando a una forte componente riformista: tra i suoi cavalli di battaglia la lotta all’evasione fiscale, l’introduzione del salario minimo e la legalizzazione delle droghe leggere. Ma vediamo su quante risorse le formazioni politiche italiane possono contare analizzando i dati del finanziamento dei partiti attraverso il 2xmille.

Fratelli d’Italia incassa solo 12,90 euro pro capite

La seconda forza politica dopo Azione a incassare mediamente di più dai propri sostenitori è il partito regionale Sudtiroler Volkspartei con 17,76 euro. Sul terzo gradino del podio troviamo i sostenitori di Forza Italia, con 17,54 euro. Poco distanti Italia Viva e il Partito Democratico, rispettivamente con un media di 17,16 e 14,88 euro per contribuente. Sotto la media la Lega di Salvini che ha ricevuto dai propri “follower” 11,25 euro e Fratelli d’Italia. Il partito guidato da Giorgia Meloni è dato tra il 23,5 e il 25% quindi, in caso di vittoria del centrodestra dovrebbe essere lei a indicare il premier, così come è stato deciso in un lungo vertice romano tra i leader dei tre principali partiti della coalizione. Ma Fratelli d’Italia incassa pochino dai propri sostenitori: mediamente 12,90 euro pro capite come mostra il grafico in apertura che riporta i dati del Mef sul finanziamento ai partiti.

Che cosa è il 2xmille ai partiti

Dal 2014 gli italiani hanno la possibilità di devolvere il 2xmille dei loro redditi Irpef a partiti o movimenti politici. Il finanziamento ai partiti attraverso l’erogazione di una mini-quota dell’Irpef è una forma di finanziamento pubblico alle organizzazione politiche, in sostituzione dei rimborsi elettorali.

Il finanziamento ai partiti e la Costituzione

Il tema sul finanziamento ai partiti è sempre stato molto delicato. Per l’articolo 49 della Costituzione, un partito rappresenta un’associazione libera di cittadini che detengono il diritto di amministrare democraticamente la vita politica. Ma come si sostengono economicamente? La storia italiana è un continuo andirivieni di leggi, abrogazioni e referendum per lo più promossi dal Partito Radicale. Ad oggi sono due gli strumenti con i quali i partiti possono sostenersi: da un lato il 2xmille, dall’altro le donazioni private per cui sono previste delle importanti agevolazioni fiscali.

Come funziona il 2xmille ai partiti

Il 2xmille è il metodo di finanziamento pubblico che è stato introdotto con il decreto 149/2013. Prima del 2013 era prevista una cifra fissa di 182 milioni di euro, spartita in base ai risultati elettorali di politiche, europee e regionali. Con l’introduzione del 2xmille ai partiti, invece, ogni contribuente può decidere se destinare la quota dell’Irpef ad una forza politica iscritta nell’apposito registro. La donazione è così in proporzione ai contributi dovuti ed è possibile, quindi, sapere quale partito può vantare i sostenitori più ricchi che, nel nostro caso, come abbiamo visto, è Azione di Carlo Calenda.

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finanziamento ai partiti

 

Finanziamento ai partiti: chi incassa di più dal 2xmille

Il secondo grafico, qui in basso, mostra i primi 10 partiti a cui gli italiani hanno deciso di devolvere il 2xmille nel 2021 (redditi 2020). In totale si tratta 18,5 milioni di euro, in leggera flessione rispetto all’anno precedente, quando il totale si attestava a 18,9 milioni di euro.

Su questo fronte il Partito Democratico è leader indiscusso con 6.907.837 euro, comunque in robusta diminuzione rispetto all’anno precedente quando il totale era stato di 7.428.817 euro. Il Pd, nonostante circa mezzo milione di euro di finanziamento pubblico in meno, si attesta come il partito a cui viene devoluto di più grazie a quasi mezzo milioni di scelte valide, 464.074 per l’esattezza.

La Lega riceve meno soldi dal 2xmille rispetto al 2020

Lega e Fratelli d’Italia hanno ricevuto rispettivamente 1.822.937 euro, anche qui in netta diminuzione rispetto al 2020 quando il totale era 2.358.464 e 2.697.915 euro, in deciso aumento per Fratelli D’Italia rispetto ai 2.196.866 di euro dell’anno precedente. Al quarto posto troviamo Azione. Il partito di Calenda, che si presenta per la prima volta alle elezioni politiche, conta attualmente su pochi contribuenti ma, come detto, molto ricchi. Ecco perché la sua forza politica ha incassato 882.093 euro, anche qui guadagnando una risposta più positiva dai sostenitori rispetto ai 725.911 euro dal 2xmille dell’anno precedente.

Calo del 2xmille per il partito di Emma Bonino

Sempre presenti tra i primi 10 partiti, ci sono Italia Viva 807.964 (725.859 euro l’anno precedente), Lega Nord per l’Indipendenza della Padania ovvero il partito di transizione dalla vecchia alla nuova Lega 485.090 (un  crollo rispetto ai 646.464 euro del 2020) e Federazione dei Verdi 574.353 (si scende anche qui rispetto ai 616.932 euro del 2020). Infine Forza Italia, Rifondazione Comunista e Più Europa, accumulano rispettivamente 563.518 (il partito di Berlusconi rimane stabile, erano 575.438 euro nel 2020),  574.499 (stabilità anche per Rifondazione visto che l’anno precedente l’incasso era di 571.310 euro) e 403.515 (deciso calo per la coalizione radicale di Emma Bonino rispetto ai 609.298 euro dell’anno precedente)

Il finanziamento ai partiti fantasma

Nell’elenco del ministero tra i partiti che ricevono soldi con il 2xmille ci sono anche forze politiche di cui non si è mai sentito parlare. O che non si sentono da parecchio tempo, ma che continuano a ricevere denaro. Union Valdotaine è uno di questi, al quale sono andati 41.650 (decisamente più dell’anno scorso quando il partito politico di ispirazione autonomista attivo in Valle d’Aosta aveva incassato 35.137 euro). Così come il partito di Casini (UDC – Unione di Centro) che chiude la classifica del totale ricevuto con  28.622 (stabile rispetto ai 28.472 euro del 2020) Sopra i 100mila euro invece c’è Possibile, il partito di Giuseppe Civati fondato nel 2015 e che nell’ultima dichiarazione dei redditi ha incassato 205.266 in netto aumento rispetto ai 164.553 euro dell’anno precedente.

I dati si riferiscono al 2021 (redditi 2020)

Fonte: Mef

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