La verità è che i voucher lavoro sono un fallimento

La maggior parte dei lavoratori ha guadagnato appena 217 euro l’anno. Gentiloni a rischio?

Il governo Gentiloni, per evitare un referendum abrogativo promosso dalla Cgil, ha abolito i voucher e ora sta cercando di introdurre altri sistemi per pagare le prestazioni di lavoro occasionale. Incontrando l’opposizione ferma di Mdp e della stessa Cgil, che annuncia una manifestazione e il ricorso alla Corte Costituzionale. Ma il fatto è che se si vanno a vedere i numeri si scopre che i voucher non sono stati usati “troppo”. Ecco i dati. Nel 2015 i lavoratori italiani hanno riscosso in media 63,8 voucher ciascuno, ma la la maggior parte di loro, 268.459 persone, ha preso solo tra gli 11 e i 25 voucher a testa.

Quanti voucher lavoro per persona

Il grafico sopra mostra il numero di persone che è stato pagato, nel 2015, con i voucher e quanti voucher lavoro sono stati consegnati alla stessa persona.

Ebbene, si scopre che il gruppo più numeroso di persone ha incassato solo tra gli 11 e i 25 voucher in un anno. Significa che queste persone hanno incassato tra i 110 e i 250 euro lordi pari a un massimo, 217 euro netti in 12 mesi. E questo a fronte di una media complessiva di 478 euro l’anno. Quindi nessun lavoratore italiano ha ricevuto una retribuzione pari a 7mila euro l’anno che è il limite fissato per legge all’ammontare di soldi che una persona può incassare attraverso i buoni-lavoro. Per di più la liberalizzazione dell’uso di questi strumenti non ha che in minima parte aumentato enormemente la loro diffusione.

E questo lo si ricava anche da un’altra tabella, quella qui sotto.

Indica il numero medio di voucher lavoro riscossi in Italia da un singolo lavoratore tra il 2008 e il 2015. Come si vede la quantità media di buoni lavoro riscossi non cambia in modo significativo tra prima della liberalizzazione, intervenuta nel 2013, e dopo. Nel 2010 il numero medio di voucher riscossi era di 61,4 e nel 2015 è stato di 63,8.

Hanno funzionato i voucher lavoro?

L’opposizione della Cgil a questo tipo di strumento è più che comprensibile, visto che i voucher lavoro non danno alcuna sicurezza di stabilità. Ma, d’altra parte, non era questo il loro compito che, piuttosto, era quello di pagare in modo regolare lavoretti anche stagionali. Questo scopo è stato raggiunto? In realtà no: il difetto dei voucher lavoro non è quello che hanno funzionato “troppo” bene, cioè ne sono stati usati troppi, ma il contrario: ne sono stati assegnati troppo pochi, come i numeri qui sopra dimostrano.

I dati si riferiscono al: 2015

Fonte: Inps

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