In crescita anche la pressione fiscale americana. Erogati 800 miliardi di dollari
Questo grafico dà una rappresentazione dell’andamento non solo delle entrate fiscali federali (linea blu), ma anche della spesa pubblica (linea rossa) in Usa dal 1980 ad oggi rispetto al Pil. Si tratta dei numeri della spesa pubblica con Obama presidente.
La risposta alla recessione americana
Quello che va notato è il fatto che la spesa pubblica con Obama alla Casa Bianca è esplosa esattamente in concomitanza con lo scoppio della crisi dei subprime bancari che rischiava di travolgere anche l’economia reale. Per reagire Obama, con il fondo Tarp, ha impiegato circa 800 miliardi di dollari pubblici per salvare banche e imprese. Nello stesso periodo le entrate fiscali, proprio a causa della recessione, sono crollate per poi riprendersi negli anni successivi, in concomitanza con il calo della spesa pubblica alimentata, però, dall’introduzione dell’Obamacare.
La spesa pubblica con Obama presidente
La crescita delle entrate fiscali federali durante l’amministrazione Obama, quindi, è reale, ma è iniziata solo nel 2012 per poi proseguire negli anni successivi. D’altra parte l’America veniva da clamorosi tagli fiscali durante le amministrazioni repubblicane di Reagan e di Bush, padre e figlio.
In particolare è stato calcolato che se i tagli fiscali di Bush degli anni 2001-2003 fossero stati resi permanenti per i successivi 10 anni, gli Usa avrebbero rinunciato a incassare un ammontare di denaro pari alla spesa sostenuta per le guerre in Iraq, Afghanistan il fondo Tarp messi insieme. In pratica: gli Usa sarebbero andati dritti dritti verso il default.
I dati si riferiscono al: 1980-2015
Fonte: Office of Management and Budget
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