L’Italia è appena sopra la media soprattutto a causa degli stipendi pubblici
Il grafico mostra, paese per paese, la proporzione della spesa primaria sul Pil ovvero la spesa pubblica dello Stato esclusa quella per gli interessi sul debito. Sorpresa: non siamo noi al primo posto. Anzi: siamo appena al di sopra della media europea. Strano, siamo così virtuosi? Non proprio, anzi. Vediamo come stanno davvero le cose e partiamo dai numeri. Guardiamo il grafico: l’Italia con una spesa pubblica che pesa il 46,2% del Pil, è poco sopra la media dei 28 paesi dell’Eu (45%).
L’andamento della spesa pubblica italiana
Il record della spesa pubblica in percentuale sul prodotto interno lordo spetta alla Finlandia (56,5%), che sorpassa anche la Francia (55%). Segue la Danimarca (54,1%), la Grecia, di cui molto si è parlato negli ultimi anni, con il 51,8%, e poi Belgio e Svezia.
All’estremo opposto i Paesi Baltici, la Romania e l’Irlanda, dove la spesa pubblica tocca solamente il 26,8% del Pil.
Siamo davvero così bravi? No, la spiegazione è un’altra
Non è tanto una dimostrazione di virtù la nostra. La verità è che non possiamo permetterci di essere spendaccioni più di quanto non lo siamo ora, perché abbiamo una quota di spesa per interessi sul debito in Europa che è una delle più alte, e che si aggiunge alla spesa primaria. Insomma: con tutti i debiti che abbiamo e che vanno pagati prima di tutto, dobbiamo mantenere le altre spese sotto controllo.
Come vengono usate le nostre tasse?
I comparti di spesa sono molti e i Paesi dell’Unione Europea hanno scelto strade anche molto diverse su come spendere le tasse dei propri cittadini. L’Italia spende più della media europea per gli stipendi dei dipendenti pubblici ma anche per l’ordine pubblico e la tutela del territorio, mentre per la difesa siamo sotto la media.La nota dolente arriva quando parliamo di istruzione e attività culturali e ricreative: siamo penultimi, assieme a Slovacchia, Spagna, Bulgaria, nella spesa per l’istruzione, a cui dedichiamo il 4,1% del PIL contro il 7,2% della Danimarca, il 6,6% della Svezia, il 6,4% della Finlandia e il 6,3% del Belgio.
Quanto (troppo) ci costano le pensioni
La voce di spesa che ci fa salire ai vertici della classifica è quella della “protezione sociale”: siamo al quinto posto in Europa dopo Finlandia, Francia, Danimarca e Austria e spendiamo il 21,4% del Pil, quasi il doppio della Romania e dei Paesi Baltici.
Dentro questa voce di spesa ci sono i fondi per la famiglia e la maternità, per la lotta alla povertà e i sussidi di disoccupazione. Ma la parte del leone la fanno le pensioni. Insomma, i numeri raccontano di un paese che non è così spendaccione come lo si dipinge ma dove l’attenzione dello Stato è ancora tutta per l’assistenza e per chi ha più di 60 anni.
I dati si riferiscono al: 2015
Fonte: ragioneria Generale dello Stato
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