Whatsapp si mangia tutto il mercato dei messaggi sul cellulare

E’ finita l’era degli sms: con le chat gratis crollano i ricavi degli operatori

Revenues e profitti degli operatori di telefonia soffrono. La colpa, secondo l’ultimo rapporto del Parlamento Europeo, sarebbe da attribuire ai cosiddetti servizi over the top. Per intenderci: Whatsapp, Skype, FaceTime e tutte le chat (e le telefonate) gratis, perché passano dalla rete e non dalle linee telefoniche. Perché pagare ancora quindi?

Con Whatsapp anche le telefonate sono gratis

L’ascesa dei nuovi servizi ha una precisa spiegazione tecnologica: è aumentata la capacità di banda e sono diminuiti i costi di interconnessione, così il costo di spedizione di un messaggio via Internet, per aziende come Whatsapp o Facebook, è irrisorio. Lo stesso vale per le telefonate: ecco perché oggi sono gratis, basta farle con un’app.

Ricavi stellari, ma non per le Telco europee

Insomma, le nuove applicazioni stanno dando molto fastidio agli operatori di telefonia, non solo in Italia (Tim, Vodafone, Wind e Tre hanno visto crollare le revenues degli sms) ma in tutta Europa.

whatsapp

Nel giro di pochi anni a questa parte, le aziende che offrono messaggi e chiamate gratis via internet hanno catturato il 10% del fatturato globale delle telecomunicazioni, con  ricavi che complessivamente raggiungeranno, nel 2020, i 10 miliardi di dollari all’anno. Nel solo mese di luglio dell’anno scorso, le sei migliori applicazioni di comunicazione al mondo (WhatsApp, Facebook Messenger, WeChat, Viber, Line e KakaoTalk) sono state usate da 2,5 miliardi di utenti al mese, un aumento del 500% in un solo anno.

Whatsapp è gratis, ma internet lo paghiamo caro

L’unica fonte di profitto che le società di comunicazione possono sperare di mantenere, dopo il boom degli Sms gratis è legata al sempre maggiore utilizzo di Internet, che gli utenti devono continuare a pagare,  a consumo o flat, alle compagnie telefoniche. Ma è una magra consolazione: le aziende guadagnavano molto di più una volta con messaggini a 15 centesimi l’uno.

I dati si riferiscono al: 2010 – 2018 (previsione)
Fonte: Parlamento Europeo

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Su Internet contano i fan, non gli ascolti

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