Guerra in Siria un bambino su 3 conosce solo le bombe

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L’80% dei minori è stato in coinvolto nel conflitto, il 33% non ha mai visto altro


I bambini siriani nati dopo il 2011, quando è scoppiata la guerra in Siria, sono 3,7 milioni, un terzo della popolazione sotto i 18 anni. Questi bambini  non hanno mai vissuto una situazione normale, senza bombardamenti e bande armate che si sparano per le strade. Tra di loro, 306mila sono nati nei campi profughi. Altri 15.525 minori, in genere sopra i 10 anni, nei campi ci sono arrivati da soli, camminando a piedi per giorni per scappare dalla guerra civile siriana, oppure approfittando di un passaggio sull’auto di estranei. Nei Paesi confinanti con la Siria i profughi sono decuplicati, tra il 2012 e il 2016, e metà di loro sono bambini.

In 10mila sono morti

Ormai 8,4 milioni di bambini,  pari all’80% dei minorenni che vivono in Siria, sono stati in qualche modo colpiti dalla guerra: ne sono stati uccisi più di 10mila tra il 2011 e 2013, anche con il gas nervino, poi il caos è diventato tale che nessuno è riuscito più a procurarsi dati attendibili, altri sono stati feriti, rapiti o costretti a fuggire da casa, insieme alla famiglia o da soli, sfidando il mare o il ghiaccio delle montagne per arrivare in un posto sicuro.

I bambini soldato

Ai maschi viene offerta la possibilità di diventare bambini-soldato. Fino al 2014 non succedeva ma adesso, secondo l’Unicef,  tutte le parti in conflitto reclutano minori e non si fanno scrupoli di mandarli in prima linea o di usarli come scudi umani, boia e cecchini.

Metà dei bambini soldato in Siria ha meno di 15 anni ma la frequenza scolastica è crollata: 2,1 milioni di bambini che vivono in Siria e 700mila che vivono nei campi profughi nei Paesi confinanti  non stanno ricevendo nessun tipo di istruzione formale. E’ un’emergenza perché c’è il rischio che si crei una “generazione bruciata”, che conosce solo la guerra in Siria e non sa fare nient’altro.

I dati si riferiscono al: 2015
Fonte: Unicef

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