Quanto (poco) vale la sharing economy in Europa

economia collaborativa

Tutti i numeri di un fenomeno che potrebbe salvarci dalla crisi, ma che da noi non funziona

La sharing economy ci porterà fuori dalla crisi: lo scrive la Commissione Europea in un report sull’economia collaborativa, perché è capace di “creare nuove opportunità per i consumatori e gli imprenditori (…) e dare un contributo importante alla crescita e all’occupazione nell’Unione europea, se promossa e sviluppata in modo responsabile”.

Già, è questo il punto. E la Commissione lo ripete: così come stanno le cose, è come se l’Europa avesse il freno tirato. Avete presente gli scioperi dei taxi contro Uber e le interrogazioni parlamentari su Airbnb? Ecco, sarebbero queste zone d’ombra legislative a bloccare lo sviluppo della nuova economia.

Perché la sharing economy non funziona

“L’attuale incertezza sullo status delle piattaforme di economia collaborativa”, scrive la Commissione Europea, “le controversie legali nei tribunali nazionali ed europei e la decisione di limitare il loro funzionamento a livello locale genera un ambiente nel quale è difficile attrarre nuovi investimenti“.

Non è un caso che l’Europa sia molto indietro rispetto a Nord America e Asia nel numero di piattaforme create e nel valore della loro capitalizzazione di mercato.

Il grafico dimostra proprio questo: rispetto ad Usa e Asia, siamo dei nani. In Europa abbiamo 27 piattaforme di sharing economy, in Asia ne hanno 82 e in Usa 64. Da noi la capitalizzazione di mercato delle aziende sharing vale 181 miliardi di euro, in Asia 930 e in America più di 3 mila miliardi.

La stessa differenza è stata rilevata anche per quel che riguarda i posti di lavoro creati dalla sharing economy: 109 milioni in Europa, 352 milioni in Asia e 820 milioni in Usa.

Cosa manca all’Europa? Secondo i commissari sono la certezza del diritto e la chiarezza normativa, questi elementi sono ritenuti necessari per incentivare ulteriori investimenti in tecnologie e piattaforme.

L’economia collaborativa è piccola, ma crescerà

Il settore dell’economia collaborativa è ancora piccolo, ma sta crescendo rapidamente. Il comparto sta guadagnando quote di mercato importanti in alcuni settori chiave. In Europa i ricavi totali lordi di piattaforme e prestatori di servizi di collaborazione sono arrivati a 28 miliardi di euro nel 2015, quasi il doppio rispetto all’anno prima. Alcuni esperti stimano che in futuro l’economia collaborativa potrebbe apportare all’economia dell’Europa da 160 a 572 miliardi di euro di giro d’affari. Le nuove imprese dispongono quindi di un enorme potenziale di conquista di mercati in rapida crescita.

La sharing economy piace a chi la usa

Anche l’interesse dei consumatori è forte, come confermato da una consultazione pubblica e da un sondaggio dell’Eurobarometro. Il questionario dell’ente di ricerca ha evidenziato come il 52 % dei cittadini europei conosce i servizi offerti dall’economia collaborativa e che il 17 % li ha utilizzati almeno una volta.

I dati si riferiscono al: 2016
Fonte: Commissione Europea

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