Quelli che non si prendono mai un’ora di riposo dal lavoro

riposo dal lavoro

Ecco quanto tempo si passa fuori ufficio. Chi lavora in proprio lavora il doppio

I lavoratori, tutti, hanno diritto ad un periodo minimo di riposo dal lavoro giornaliero di 11 ore consecutive. Lo dice una direttiva Europea sull’orario di lavoro. Cosa dicono invece i numeri?

Questo grafico è straordinario perché risponde alla domanda: ma davvero passano 11 ore tra l’uscita dall’ufficio a quando si rientra il giorno dopo? Non sempre è così, soprattutto tra i lavoratori autonomi.

Il riposo dal lavoro giornaliero

Il grafico infatti riporta la percentuale di chi ammette che tra la fine di una giornata di lavoro e l’inizio della successiva non passano 11 ore. In media, un quarto di tutti i lavoratori in Europa (26%) ammette il super-lavoro. In particolare, non rispettano le ore di riposo giornaliero il 23% dei lavoratori dipendenti e ben il 36% dei liberi professionisti. La percentuale sale a quasi il 50%, il 46% per la precisione, dei lavoratori autonomi che hanno sotto di sé anche dipendenti. Insomma, chi lavora in proprio (e chi ha responsabilità) lavora il doppio.

In quali settori non si stacca mai la spina

La sanità, i trasporti, l’edilizia e l’agricoltura: sono questi i settori in cui i lavoratori hanno fatto meno ore di pausa tra un giorno di lavoro e l’altro. In termini di inquadramento professionale gli stakanovisti sono in maggioranza dirigenti e lavoratori agricoli. Come a dire: in ufficio o in campagna se c’è qualcosa da fare si resta al lavoro.

I Paesi dove si lavora di più

In Italia il 15% dei dipendenti dice di restare al lavoro più del dovuto, al punto che tra la fine di una giornata e l’inizio dell’altra non passano le famose 11 ore di riposo dal lavoro. La percentuale sale al 20% quando si parla di partite Iva. Fatto sta che gli italiani sono nella parte bassa della classifica, assieme ai lavoratori di Grecia, Croazia, Portogallo, Lituania, Cipro e Bulgaria. In questi paesi la pausa di 11 ore consigliata dall’Ue viene rispettata più che altrove.

Pare invece che non stacchino come dovrebbero i lavoratori attivi in Svezia (26% ), Norvegia (31%) e, a sorpresa, nel paese della siesta, la Spagna, dove quasi un dipendente su due (49%) dice di stare troppo al lavoro.

I dati si riferiscono al: 2015
Fonte: Eurofound

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