Il 50% dei bambini italiani cresciuti in famiglie disagiate sono obesi
I bambini provenienti da famiglie disagiate, quelli cioè con una posizione sociale più bassa (etichettati come “poveri” nel grafico sopra), sono più spesso in sovrappeso rispetto ai bambini provenienti da gruppi più avvantaggiati (i “ricchi” nel grafico). Ma c’è di più: ricchi o poveri non importa, quelli italiani sembrano davvero i più obesi di tutti gli altri presi in esame. Ma andiamo con ordine, partiamo dall’associazione bambini poveri obesi.
Bambini poveri obesi: i soldi contano
Il grafico mette a confronto i bambini di otto paesi europei, da nord a sud (Belgio, Cipro, Estonia, Germania, Ungheria, Italia, Spagna e Svezia). La rappresentazione mostra anche come la percentuale di bambini in sovrappeso (istogramma verde per peso normale e arancione per obesi) differisca a seconda dello status socio-economico delle famiglie.
Come si calcola questa variabile? Lo studio dell’Università di Brema ha preso come parametro il livello di istruzione dei genitori. Non si tratta dunque di reddito annuo o ricchezza accumulata, ma è comunque una buona approssimazione per definire il contesto in cui crescono i bimbi, considerando che un livello di istruzione più elevato si riscontra spesso in famiglie con una condizione economica migliore, quindi più “ricche”.
La situazione in Italia dei bambini poveri
Da noi, in particolare, il 50% dei bambini cresciuti in famiglie con una situazione socio-economica disagiata risultano sovrappeso. La percentuale si riduce sensibilmente (45%) fra i bimbi di famiglie benestanti. Ma il grafico dice anche un’altra cosa: che in Italia abbiamo i bimbi più obesi rispetto agli altri paesi. Questo significa che non importa quanto benestanti e colte siano le famiglie.
I dati si riferiscono al: 2015
Fonte: Università di Brema
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