Ecco la top ten delle multe Antitrust europeo

Quasi 3 miliardi ai costruttori di camion, 2,5 a Google e 1,7 per lo scandalo Libor

Il grafico sopra mostra le maggiori multe comminate dal guardiano della concorrenza, l’Antitrust europeo, tra il 2007 e il 2016. Come si vede ad essere multate sono state le maggiori industrie e istituzioni finanziarie d’Europa.

Quante sono le multe dell’Antitrust europeo

La più importante multa Antitrust mai comminata ha riguardato il cartello dei produttori di camion. Nel 2016 sono state colpite da una sanzione complessiva di 2 miliardi e 930 milioni le seguenti imprese: Daimler, Daf, Renault/Volvo, Iveco e Man. Al secondo posto c’è Google Shopping colpita da una sanzione-monstre di 2 miliardi e 420 milioni per abuso di posizione dominante.

Al terzo posto c’è il clamoroso caso del Libor, uno degli indici monetari più importanti del mondo finanziario perché serve come riferimento per calcolare la rata di mutui sia delle famiglie che delle imprese. Una decina di banche e istituzioni finanziarie sono state scoperte a manipolare questo tasso in modo artificioso per aumentare i propri guadagni. Quali sono queste istituzioni? Eccole: Deutsche Bank, Société Génerale, Royal Bank of Scotland, JPMorgan, Citigroup, RP Martin, Barclays e Ubs. Complessivamente sono state sanzionate per 1 miliardo e 712 milioni.

Ma ci sono state anche altre multe Antitrust che hanno avuto poco risalto sui media ma che sono costate alle imprese miliardi. Ad esempio, al quarto posto, c’è quella inflitta ai produttori di tubi catodici per Tv per aver creato un cartello. Nei guai, nel 2012, sono finiti Samsung, Thomson, Toshiba, Mtpd e la cinese Chunghwa. A loro la multa inflitta è stata si quasi 1,5 miliardi di euro.

Famosa è stata poi la multa Antitrust a Microsoft: 899 milioni di euro nel 2008, sempre per abuso di posizione dominante come nel caso di Google. E poi quella da 1 miliardo e poco più a Intel nel 2009, sempre per lo stesso motivo. Meno conosciuta è quella da 992 milioni comminata nel 2007 a un cartello di produttori di ascensori: Schaeffler, Otis, Schindler, Kone e Mitsubishi.

Multe Antitrust europeo ai cuscinetti a sfera

Sempre la società tedesca Schaeffler è stata colpita nel 2014 in un’altra multa Antitrust, questa volta da 953 milioni di euro, per aver creato, insieme a Skf, Ntn, Nsk, Jtekt e Nfc, un cartello dei produttori di cuscinetti a sfera.

Pesante è stata anche la sanzione del 2009 a E.On e Gaz de France: oltre 1 miliardo e 100 milioni per essersi suddivisi il mercato del gas rinunciando, quindi, a farsi concorrenza. Infine 1,3 miliardi sono stati comminati nel 2008 a Saint-Gobain, Pilkington, Asahi Glass e Soliver per aver creato un cartello delle industrie produttrici di vetri per automobili.

Che cosa è l’antitrust europeo

L’antitrust europeo è un’organizzazione che ha il compito di garantire la libera concorrenza all’interno del mercato unico dell’Unione Europea. L’obiettivo principale dell’antitrust europeo è di prevenire e combattere pratiche commerciali anticoncorrenziali, come il cartello, l’abuso di posizione dominante e le fusioni o acquisizioni che possono limitare la concorrenza.

L’antitrust europeo è composto dalla Commissione europea e dalle autorità nazionali di concorrenza degli Stati membri dell’Unione Europea. La Commissione europea ha il compito di garantire l’osservanza delle norme di concorrenza a livello europeo, mentre le autorità nazionali di concorrenza monitorano il rispetto delle norme di concorrenza a livello nazionale.

L’antitrust europeo opera attraverso l’applicazione delle norme di concorrenza dell’UE, che sono stabilite dai Trattati europei e dalle normative comunitarie. L’antitrust europeo può sanzionare le imprese che violano le regole di concorrenza dell’UE con multe significative e, in alcuni casi, ordinare la dismissione di attività commerciali.

Inoltre, l’antitrust europeo ha il potere di indagare sui casi di presunte violazioni delle regole di concorrenza e può avviare procedure di infrazione contro le imprese che ritiene responsabili di tali violazioni. Le procedure di infrazione possono comportare multe, ma anche l’obbligo per le imprese di porre fine alle pratiche commerciali anticoncorrenziali e di adottare misure per prevenire tali pratiche in futuro.

In sintesi, l’antitrust europeo funziona come un’organizzazione indipendente che si adopera per garantire la libera concorrenza all’interno del mercato unico dell’Unione Europea, attraverso l’applicazione di norme di concorrenza e l’adozione di sanzioni contro le imprese che violano tali norme.

I dati si riferiscono al: 2007-2016

Fonte: Antitrust Ue

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