L’Italia non esporta più cultura

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Anche Polonia, Lituania ed Estonia ci battono nell’export della creatività

Il grafico mostra la crescita e il calo dell’export di “beni culturali” paese per paese, dal 2008 al 2015. Dodici stati hanno registrato una crescita dell’export. L’Italia? No. Anzi: oggi l’Italia vende meno cultura rispetto a prima.

Lussemburgo (+26%) e Polonia (+20%) hanno registrato in questi ultimi anni l’incremento maggiore di esportazione di beni culturali. In Lussemburgo, per esempio, la “vendita” di cultura all’estro è cresciuta in valore da circa 50 milioni di euro nel 2008 a circa 240 milioni di euro nel 2015. Motivo Sostanzialmente è aumentato il valore delle transazioni di opere d’arte. L’export di cultura in Italia invece è in calo del 2-3%.

I Paesi che esportano beni culturali

Però non siamo noi gli ultimi in classifica. I tassi di calo delle esportazioni culturali di Irlanda (- 18%), Cipro (- 17%) e Finlandia (-12%) molto maggiori dei nostri. La spiegazione? In Irlanda, la diminuzione complessiva è dovuta al calo che ha colpito l’export di CD, DVD e dischi in vinile. A Cipro la causa principale è stato il calo delle esportazioni di libri e in Finlandia il calo è stato causato da giornali, riviste e periodici.

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Il grafico mostra le vendite di beni culturali all’estero sul totale dell’export dal 2008 al 2015. In Uk, per esempio, nel 2008 l’export culturale valeva il 2% del totale mentre nel 2015 quasi il 2,5%. Aumenti significativi si notano, come detto, in Lussemburgo, Polonia, Lituania ed Estonia. In Italia no: nel 2008 l’export di beni culturali valeva lo 0,5% del totale, oggi ancora meno.

Come fa l’Italia ad esportare cultura

Se si guarda al commercio (intra ed extra-UE) di varie categorie di beni culturali a livello nazionale, sembra che alcuni stati abbiano sviluppato particolari specializzazioni. Le opere d’arte, per esempio, sono monopolio di Lussemburgo (94% dell’export culturale), il Regno Unito (52%) e Francia (35%). I libri sono la categoria principale per 16 stati e rappresentano da soli più del 50% delle esportazioni culturali di Spagna, Lettonia, Lituania, Malta e Slovenia.

Estonia, Croazia e Finlandia esportano principalmente giornali, riviste e periodici. L’Italia invece ha la più alta percentuale di esportazioni culturali nella categoria dei tessuti a maglia, dei ricami e arazzi. Danimarca, Paesi Bassi e Svezia sono campioni nelle esportazioni di film, videogiochi e console. Infine, Cipro e Austria si distinguono per le più alte quote di esportazioni di CD, DVD e dischi in vinile.

Cosa sono i “beni culturali” da esportazione?

I beni culturali sono i prodotti della creatività artistica che trasmettono valori artistici, simbolici ed estetici. Per esempio oggetti d’antiquariato, opere d’arte, libri, giornali, foto, film e musica. La categoria comprende anche CD, DVD, videogiochi e console in quanto  mezzi che consentono l’accesso ai contenuti culturali. Tra i beni culturali anche gli strumenti musicali, perché mezzi di espressione artistica. Dai beni culturali sono invece esclusi televisori o lettori CD, anche se facilitano l’accesso ai contenuti culturali.

I dati si riferiscono al: 2008 – 2015
Fonte: Eurostat

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