Disoccupazione in Francia, i numeri del fallimento di Hollande

Disoccupazione Francia

I numeri dimostrano il flop del presidente sull’occupazione. Al via “scioperi illimitati”

La Francia brucia. Gli “scioperi illimitati” proclamati dai sindacati non hanno infatti impedito al governo di Parigi di fare approvare la riforma del mercato del lavoro “scavalcando” di fatto il Parlamento. Ma la Disoccupazione in Francia continua ad essere un’emergenza sociale.

La legge sul lavoro fin dall’inizio è stata osteggiata dalle organizzazioni dei lavoratori che l’accusano di  smantellare moltissimi aspetti del diritto del lavoro che erano dati per acquisiti rendendo più flessibile il mercato dell’impiego. Ma il punto vero non è tanto la legge quanto il fatto che la disoccupazione in Francia è arrivata ai suoi massimi storici. E questo è successo proprio sotto la presidenza Hollande le cui ricette economiche, evidentemente, non sono riuscite a dare una risposta convincente alla crisi.

I numeri del flop del presidente Hollande

I dati parlano chiaro: nel primo trimestre del 2012 i disoccupati erano 2,582 milioni che passano a 2,648 milioni nel secondo trimestre per iniziare un crescendo rossiniano.

disoccupazione in Francia

Nel secondo trimestre del 2014, a due anni dall’insediamento dell’ex segretario del partito socialista alla presidenza, erano arrivati a 2,790 milioni per poi raggiungere il picco nel quarto trimestre del 2015: 2,935. L’ultimo dato, relativo al primo trimestre del 2106, fissa il numero di francesi disoccupati a 2,845 milioni.

Disoccupazione in Francia, risposta tardiva

Di fronte a questi numeri sulla disoccupazione in Francia la risposta dell’ex segretario del partito socialista, che ha tradizioni assai più “radicali” di quelle della sinistra italiana, ha proposto un ampliamento delle causali che rendono legittimo il licenziamento di tipo economico come, ad esempio, il calo di attività dell’impresa per la quale si lavora (calo degli ordini e delle vendite, per esempio) per tre trimestri consecutivi. Ma, in base alla legge, è possibile licenziare anche per riorganizzazione aziendale e per salvaguardare la competitività dell’azienda.

Nonostante queste riforme lo Stato francese non ha ridotto la sua spesa pubblica che la vede ai primi posti nel mondo.

I dati si riferiscono al: 2012-2016

Fonte: Insee

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