Solo il 2,7% degli italiani mangia grazie alla cultura

In Europa 65 milioni di persone lavorano nel settore culturale: noi in fondo alla classifica

Sono circa 6,5 ​​milioni i posti di lavoro nel settore culturale in Europa e rappresentano quasi il 3% dell’occupazione totale. La tabella riporta, Paese per Paese, gli impiegati nell’industria culturale in percentuale sul totale degli occupati. La cultura italiana è in fondo alla classifica. Perché da noi è così difficile lavorare nella cultura?

Cosa sono i lavori culturali?

Per quanto riguarda i settori economici, l’occupazione culturale si riferisce a varie attività. Per esempio attività creative, artistiche e d’intrattenimento, oppure chi lavora in biblioteche, archivi e musei. Sotto la definizione di cultura rientrano anche la programmazione e le attività di radiodiffusione, la produzione cinematografica e televisiva o le registrazioni musicali.

Per quanto riguarda le occupazioni, tra i lavoratori della cultura ci sono scrittori, architetti, musicisti, giornalisti, attori, ballerini, bibliotecari, operatori artigianali e grafici.

Lavorare nella cultura in Italia

Il settore è in lieve ma costante crescita: nel 2015, infatti, i posti di lavoro sono aumentati del 7% rispetto al 2011 con un tasso di crescita annuo del + 1,7%. Il lieve incremento è stato osservato anche in termini relativi: l’occupazione culturale come percentuale del totale è passata dal 2,8% del 2011 al 2,9% nel 2015.

Lavorare nella cultura non è un fenomeno di massa

La percentuale di occupati  nella cultura varia dall’1,2% in Romania al 4,4% in Lussemburgo (vedi la nostra tabella). La quota è molto elevata, sopra il 3,5%, anche in Danimarca, Estonia, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia e Regno Unito, mentre i paesi candidati ad entrare in Europa (l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia e la Turchia) hanno quote inferiori alla media europea. All’Italia non manca il patrimonio culturale, ma forse manca la cultura organizzativa per proporlo al mondo creando quel binomio vincente tra cultura e turismo (ma anche cultura e natura e cultura e enogastronomia) che ancora manca. Un peccato soprattutto in termini di mancato sviluppo. L’Italia, infatti, si ferma al 2,7% di lavoratori culturali ed è in fondo alla classifica e ben lontana da Slovenia (3,5%), Lettonia (3,4%) e Lituania (3,4%).

I dati si riferiscono al: 2015
Fonte: Eurostat

Leggi anche:

L’Italia non esporta più cultura
Pioggia di soldi sul cinema: ecco i registi pronta cassa

Ti piace citare i numeri veri quando parli con gli amici? – La redazione di Truenumbers.it ha aperto un canale Telegram: qui potrai ricevere la tua dose quotidiana di numeri veri e le ultime notizie; restare aggiornato sulle principali news (con dati rigorosamente ufficiali) e fare domande. Basta un attimo per iscriversi. Un’ultima cosa: siamo anche su Instagram.