Quanti laureati ci sono in Italia? Solo il 18%

Penultimi tra i Paesi Ocse, dietro solo i messicani. Al top c’è il Canada: 56%

Gli italiani studiano poco: i laureati italiani sono solo il 18% di chi ha un’età compresa fra i 25 e i 65 anni. Un risultato che definire deludente è poco se paragonato agli altri Paesi Ocse: l’Italia è al penultimo posto per titoli accademici e riesce a far meglio solo del Messico. Ecco quanti laureati ci sono in Italia.

Quanti sono i laureati in Italia

Il grafico sopra mostra il livello di istruzione universitaria nei diversi Stati in percentuale sul totale della popolazione che rientra nella fascia anagrafica di riferimento: in Canada sono in possesso di un titolo universitario il 56% dei cittadini tra i 25 e i 65 anni, in Giappone e Israele è laureata almeno una persona su due. La media del Paesi Ocse si attesta al 35%, quella dell’Europa a 22 Stati si ferma al 33% mentre l’Italia, come detto, è al 18%.

I laureati italiani, penultimi nella Ocse

In Italia, come è noto, il curriculum universitario è strutturato su tre livelli: laurea triennale, specialistica (o magistrale) e Phd, il dottorato di ricerca. Il 77% di chi possiede un titolo accademico ha studiato almeno cinque anni e meno di un quarto di chi sceglie di proseguire gli studi dopo il liceo si ferma alla triennale. Il dottorato di ricerca è irrilevante: meno dell’1% di studenti raggiunge questo traguardo.

quanti laureati in italia

In molti altri Paesi esiste un livello di istruzione in più: sono i corsi pre-universitari che servono a permettere l’iscrizione agli atenei per chi completa studi secondari non adeguati all’insegnamento accademico. Nella media dei Paesi Ocse questa tipologia di titolo è considerata sufficiente dall’8% della popolazione tra i 25 e i 65 anni.

La laurea triennale non funziona

Nonostante la riforma dei primi Anni 2000 che ne voleva fare un titolo di studio sufficiente per iniziare una carriera lavorativa, la Bachelor Degree – ovvero la laurea triennale – in Italia vale solo il 4% (il 16% nell’Ocse dove è di gran lunga il titolo accademico più comune). Il dottorato di ricerca, invece, è il vero titolo d’élite: al top per Phd ci sono Svizzera e Slovenia, ma valgono appena il 3% della popolazione nazionale.

Chi studia guadagna di più

L’Italia deve colmare in fretta il gap con i propri competitor per riuscire a offrire alle imprese dei professionisti altamente specializzati. Da questo punto di vista, l’Ocse guarda con favore alla recente istituzione delle lauree professionalizzanti che hanno “il potenziale per colmare il deficit di competenze tecniche in Italia”.

Del resto studiare conviene a tutti: un laureato italiano guadagna in media 41 punti in più del suo compagno di classe delle scuole superiori che ha deciso di fermarsi alla maturità. E vive anche di più.

I dati si riferiscono al 2016

Fonte: Ocse

Leggi anche: Cresce il livello di istruzione degli italiani

Se vuoi vivere di più prendi la laurea

Ti piace citare i numeri veri quando parli con gli amici? – La redazione di Truenumbers.it ha aperto un canale Telegram: qui potrai ricevere la tua dose quotidiana di numeri veri e le ultime notizie; restare aggiornato sulle principali news (con dati rigorosamente ufficiali) e fare domande. Basta un attimo per iscriversi. Un’ultima cosa: siamo anche su Instagram.