Immigrazione in America: ecco cosa pensano di fare i candidati

Rifugiati americani

Gli Usa si sono impegnati ad accogliere 85mila rifugiati nel 2016. Troppi?

Tra il 2013 e il 2015 l’America ha dato ospitalità a 70mila rifugiati ogni anno. Totale: 210mila persone in soli tre anni. Più dei 57mila che sono stati accolti nel 2012 e dei 56 del 2011. Ma c’è dell’altro: quest’anno gli Usa prevedono di accogliere ben 85mila rifugiati. E’ su questi numeri dell’immigrazione in America che si gioca una delle battaglie più cruente tra i candidati americani per la Casa Bianca. Vediamo perché.

Chi decide sull’immigrazione in America?

Per i rifugiati esiste una quota annuale di persone “accoglibili” decisa dal presidente e dal Congresso. La quota stabilita per il 2016 è, appunto, 85mila persone ed è anche da qui che le posizioni anti immigrati del candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump trovano terreno fertile. I numeri sono alti, certamente, ma bisogna considerare che nel 1980 i rifugiati furono 207.116.

Certo, la vittima designata della polemica del repubblicano Donald Trump è il Messico, da dove arrivano in Usa soprattutto immigrati economici, ma dal punto di vista dei rifugiati, il Paese che dà più pensieri ai repubblicani anti-immigrati è la Birmania da dove, tra il 2010 e il 2015, sono arrivate ben 98mila persone. Come mai? Perché l’accoglienza dei rifugiati avviene attraverso l’Unhcr dell’Onu che “smista” tra i vari Paesi “sicuri” del mondo coloro che riescono a fare richiesta. Le percentuali sono piuttosto impressionanti: nel 2015 l’Unhcr ha “trasferito” in Usa il 50% di tutti i rifugiati che riesce a raggiungere che sono, però, solo l’1% dei rifugiati di tutto il mondo. E il Paese dove i birmani chiedono più frequentemente di trasferirsi sono proprio gli Usa. Dopo di loro ci sono gli iracheni che, sempre tra il 2010 e il 2015, sono arrivati in in circa 90mila grazie soprattutto al programma di accoglienza istituito nel 2007 (quindi prima della presidenza Obama) teso a portare in Usa migliaia di iracheni perseguitati, soprattutto quelli che si dissociavano dall’esercito del regime islamico. Dal 2007 circa 120mila iracheni si sono trasferiti in America.

Che cosa ci aspetta – Guarda la puntata di #Truenumbers dedicata all’immigrazione

Un programma simile, ma molto più limitato, prevede l’accoglienza di 10mila siriani entro il 2016 anche se dopo i fatti di novembre a Parigi e dopo la strage di San Bernardino in Texas, metà dei governatori degli Stati americani hanno deciso per legge di bloccare l’insediamento di rifugiati perseguitati o dal regime di Assad o dallo Stato Islamico.

Quanti immigrati negli Stati Uniti

Sempre tra il 2010 e il 2015, si sono trasferiti dal Bhutan agli Usa altre 60mila persone. Poi ci sono 40mila somali seguiti da congolesi, cubani (prima del disgelo), iraniani, eritrei, sudanesi ed etiopi.

immigrazione in America

Ognuno di loro, prima di essere accettato in Usa, ha dovuto superare decine si “barriere burocratiche” tra le quali 5 Onlus internazionali, 9 organizzazioni americane sia statali che private o non profit, uffici pubblici e di sicurezza che si occupano di verificare l’effettivo status di rifugiato di ogni persona dopo averla intervistata a volte anche per giorni. Ma ancora più difficile è entrare negli Usa come richiedente asilo: a fronte di 41mila domande, nel 2014 i “sì” sono stati solo 9mila.

Chi sono Rubio e Cruz e cosa propongono

La posizione di Donald Trump verso gli immigrati è chiara, così come lo sono anche quelle dei suoi avversari di partito, Marco Rubio e Ted Cruz. Rubio è contrario al muro con il Messico: in un recente confronto pubblico ha accusato il rivale di voler far costruire il muro con il Messico agli stessi clandestini messicani. La pensa allo stesso modo Cruz, che però ha accusato Rubio, che è figlio di immigrati cubani naturalizzati americani, di aver favorito una sostanziale amnistia per i clandestini.

Sanders e Clinton dicono sì all’immigrazione in America

Completamente diverse le posizioni dei due candidati democratici. Bernie Sanders ha spiegato la sua linea con queste parole: “Siamo una nazione di immigrati. Sono io stesso il figlio di un immigrato. La loro storia, la mia storia, è la storia dell’America”. Hillary Clinton ha addirittura nel suo programma l’allargamento delle maglie che ora rendono difficile per una persona diventare cittadino americano.

In altre parole quello dell’immigrazione nella battaglia per la Casa Bianca è esclusivamente un tema repubblicano e il punto di maggior scontro sono proprio quegli 85mila rifugiati che gli Usa si sono impegnati ad accogliere nel 2016.

I dati si riferiscono al: 2000-2015

Fonte: Refugee Processing Center

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