Quando si cominciò a poter dire “avvocatessa”

La prima laureata in Giurisprudenza d’Europa era belga: 1882, la prima italiana nel 1876

Una delle professioni più maschiliste del mondo è quella dell’avvocato. O, almeno, lo è stata per moltissimo tempo. Poi sono arrivate le donne avvocato.

Niente Università per le donne avvocato

La tabella sopra mostra, Paese per Paese, l’anno in cui il mondo delle leggi si è aperto all’universo femminile. Il primo anno nella tabella mostra in che anno la prima donna è stata ammessa ad una facoltà di Giurisprudenza in un’Università del Paese e poi in quali anni ha potuto avanzare nel mondo delle professioni forensi, una delle molte professioni “liberali”.

In base alla ricerca effettuata dal servizio studi della Commissione europea, la prima donna ammessa come studente di legge era inglese: avvenne nel 1873. Francia, Finlandia e Belgio arrivarono pochi anni dopo. In Italia le donne sono entrate in Università 1876.

Accedere alla facoltà di Giurisprudenza, però, non voleva dire avere la possibilità di laurearsi. In Gran Bretagna, ad esempio, le donne hanno potuto laurearsi solo nel 1917 e in Germania nel 1912 mentre in Norvegia e Svezia, rispettivamente, nel 1890 e 1897.

Le avvocatesse solo dopo il 1900

Dopo essere stata ammessa alla facoltà ed essersi laureata, una donna doveva superare un altro ostacolo: diventare avvocato. E, anche in questo caso, non è stato facile. Bisogna infatti aspettare il ‘900 perché la prima donna potesse praticare la professione. In Italia, per esempio, è successo nel 1919, lo stesso anno della Danimarca. Le donne avvocato olandesi sono arrivate prima, nel 1903 precedute dalle francesi: 1900. Le tedesche molto dopo, tra il 1925 e il 1926.

Altro passo è diventare giudice. In Italia avviene nel 1963 e in Inghilterra molto prima, nel 1945. Questo perché nei Paesi della common law l’incarico di giudice non viene conferito sulla base dei titoli accademici, ma sulla base dell’anzianità e dell’autorevolezza di un avvocato.

L’ultimo passo è diventare professore di legge. Anche in questo caso le differenze sono abissali. La Francia ci arriva nel 1931, l’Olanda nel 1932 e il Belgio nel 1933 mentre le scozzesi dovranno aspettare addirittura il 1990.

I dati si riferiscono al: 1800-20017

Fonte: Commissione europea

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