Dipendenti pubblici, molti giuristi, pochi i tecnici

dipendenti statali laureati

I laureati in legge sono il 29%. Molti umanisti e economisti. Rarissimi gli ingegneri

I grafici mostrano le discipline hanno la laurea i dipendenti statali laureati in Italia. Per “Pa in senso stretto”, si intendono amministrazione pubblica, difesa e assicurazione sociale obbligatoria, cioè Inps. Per “totale Pa” si intendono tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione, scuola e sanità comprese.

I dipendenti statali laureati sono soprattutto medici e umanisti

In totale, la pubblica amministrazione italiana impiega circa circa tre milioni e mezzo di lavoratori, pari al 16% della forza lavoro del Paese, una quota inferiore a quella della Francia (21,5%) e del Regno Unito (17,9%). Di questi, il 40,42% può fregiarsi del titolo di “dottore”. Nel settore privato, invece, i laureati sono solo il 16,84% del totale della forza lavoro.

Le lauree più diffuse nel settore pubblico sono quelle sanitarie (medicina, scienze infermieristiche, odontoiatria), in possesso del 22% dei lavoratori. Seguono, con il 13%, le discipline umanistiche (lettere e lingue). Questo dipende dal fatto che la sanità e la scuola statali assorbono moltissimi laureati in queste materie.

E’ molto ampia (32%) la categoria “altro”, che comprende, per esempio, i laureati in materie scientifiche, che sono il 9,1% del totale dei dipendenti pubblici, e in agraria (1,5%). Sono decisamente pochi, tra coloro che lavorano per lo Stato, gli ingegneri (3,9%) e gli architetti (2,9%).

Predominio dei giuristi tra i laureati della Pa

Guardando la Pubblica Amministrazione, però, il predominano i giuristi è totale. I laureati in legge sono il 29% del totale dei dipendenti, quasi uno su tre, seguiti dagli economisti (17%) e dai laureati in scienze sociali (scienze politiche, sociologia), che pesano per il 16%. Nel complesso, il 61% dei pubblici amministratori laureati hanno studiato discipline giuridiche, economiche e sociali. La quota di umanisti si riduce al 6%, quella di sanitari al 2,6%, mente quelle di ingegneri e di architetti salgono rispettivamente al 5,9% e al 5,6%.

I dati si riferiscono al 2014
Fonte: Bankitalia


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