In un solo anno aumentati di 700 milioni. Ecco l’andamento storico
La Ragioneria Generale dello Stato ha appena pubblicato lo studio sull’entità dei debiti delle Regioni italiane per gli investimenti.
Quanti sono i debiti delle Regioni
Secondo la Rgs nel 2016 (ultimo dato disponibile), le Regioni e le province autonome hanno ottenuto muti per un totale di 2,3 miliardi rispetto a 1,6 dell’anno precedente mentre l’anno nel quale hanno sottoscritto mutui di maggiore importo è stato il 2006 con ben 3,6 miliardi di euro. Ciò che deve preoccupare, però, non è l’importo ottenuto ma quanto resta ancora da restituire. Nel grafico questo dato è indicato nella colonna di destra. Nel 2017 i debiti di Regioni e province autonome ammontano a 14 miliardi e 780 milioni di euro rispetto ai 14 miliardi dell’anno precedente.
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La Ragioneria mette in luce il boom dei mutui ottenuti nel 2015, anno nel quale hanno fatto ricorso a tale forma di finanziamento prevalentemente la Sardegna, la Calabria e la Sicilia, e del 2016 quando i “richiedenti” maggiori sono stati il Lazio, la Sardegna e la Calabria.
I debiti delle Regioni pesano su ogni cittadino
La Ragioneria ha poi calcolato a quanto ammonta la rata di ammortamento che ogni anno le sole Regioni devono versare per restituire i finanziamenti ottenuti e a quanto ammonta la rata se la si suddivide per ogni abitante di quella Regione. Ed ecco il risultato.
Come si vede la Regione che ogni anno stacca l’assegno più grosso è il Piemonte con ben 211 milioni da restituire ogni 12 mesi. Se ogni piemontese dovesse tirare fuori di tasca propria questi soldi, ognuno dovrebbe versare 48 euro l’anno. A livello procapite, però, i più penalizzati sono gli abitanti della Basilicata: 64 euro l’anno per pagare i debiti della Regione che, in totale, ogni anno, deve staccare un importo pari a 37 milioni di euro.
I dati si riferiscono al: 2001-2017
Fonte: Ragioneria Generale dello Stato
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