I terreni olandesi sono zeppi di fertilizzanti con azoto

fertilizzanti con azotoNe usano 350 chili per ettaro coltivato. L’Italia solo 130. I terreni meno trattati

L’azoto è uno dei principali fertilizzanti usati in agricoltura, ma non tutti i paesi ne fanno uso in egual misura. Il grafico sopra mostra quali paesi usano più fertilizzanti con azoto (istogramma viola) e qual è stata la proporzione fra l’azoto conferito al terreno e quello rimosso dal terreno con le colture o il pascolo di bestiame (quadrato rosso).

I paesi che usano di più i fertilizzanti con azoto

I paesi nordici sono quelli che usano più fertilizzanti con azoto. In testa alla classifica dei maggiori utilizzatori di concimi chimici di questo tipo c’è l’Olanda (350 Kg per ettaro di terreno coltivato), poi il Belgio (300 kg) e a seguire Cipro, con 240 Kg di fertilizzanti azotati per ettaro, e il Lussemburgo, più o meno allo stesso livello.

E i nostri contadini quanti additivi chimici mettono nei terreni? L’Italia è rientrata esattamente nella media europea con i suoi 130 Kg di azoto per ettaro di terreno coltivato e ha anche registrato un buon bilanciamento fra azoto immesso e rimosso.

Attenzione al “bilancio” dell’azoto

Il quadratino rosso del grafico copra è, comunque, l’indicatore più importante e indica il “bilancio dell’azoto”. Che cosa significa? Il bilancio dell’azoto è il risultato fra l’azoto conferito al terreno – ad esempio con i fertilizzanti chimici ma anche concime di origine animale – e quello rimosso dal terreno attraverso le colture o il pascolo di bestiame.

Se il rapporto è troppo basso (come in Romania, Bulgaria, Irlanda) vuol dire che il suolo sta perdendo la propria fertilità. Un’eccesso di azoto (vedi Cipro) è invece un elemento di potenziale rischio di inquinamento delle falde acquifere sotterranee e di superficie. Ciò non dipende ovviamente solo da questa eventualità, bensì da altri fattori come le pratiche agricole, le condizioni climatiche e la stessa tipologia del suolo.

Non è solo concime chimico

Uno studio effettuato per conto della Commissione europea stima che i nutrienti forniti in agricoltura provengano da fertilizzanti chimici e inorganici o di origine animale in egual misura.

La buona notizia? Ne usiamo sempre meno. In Europa l’utilizzo complessivo di fertilizzanti chimici è diminuito negli ultimi decenni. Un studio del 2015 del Parlamento europeo ha rilevato che l’uso di fertilizzanti è diminuito del 20% dal 1995 al 2012, principalmente a causa di una diminuzione dell’uso di fosforo e prodotti a base di potassio.

I dati si riferiscono al: 2015

Fonte: Parlamento Europeo

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