Ridurre il riscaldamento globale ha il suo prezzo (e i suoi vantaggi)
Calcolare quanto ci costa rispettare l’accordo di Parigi sul clima non è facile, ma ci abbiamo provato.
Quanto costano i cambiamenti climatici
Non è facile perché dipende da molti fattori, primo fra tutti l’obiettivo: vogliamo restare appena al di sotto dell’aumento massimo (2 gradi) o puntare a fare meglio? E poi ancora: come pensiamo di eliminare il petrolio? Con le centrali nucleari o senza? Vanno poi presi in considerazione i costi della tecnologia, l’aumento della popolazione da qui al 2030 e i cambiamenti di abitudini (in quanto decideranno di lasciare l’auto per i mezzi pubblici?).
L’Ocse, facendo una media, stima che serviranno 103mila miliardi di investimenti cumulativi da oggi al 2030 per combattere i cambiamenti climatici. Molti? Macché: si tratta del 10% in più rispetto agli investimenti che faremmo ugualmente anche senza gli accordi di Parigi.
I costi più consistenti sono quelli legati agli investimenti nel settore energia (+29%) mentre quelli in trasporti, acqua, telecomunicazioni e reti elettriche saranno di 6.900 miliardi se volgiamo abbassare il riscaldamento globale e rispettare Cop21, mentre sarebbero di 3.300 miliardi anche se non volessimo fare nulla.
I costi incrementali per rispettare gli accordi sul clima di Parigi sono dunque significativi ma non proibitivi. Senza contare che così facendo si risparmierebbero 1.700 miliardi di dollari in costi del petrolio.
Cosa prevede l’accordo di Parigi
Secondo un rapporto dell’Ocse, la lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento fa bene all’economia: potremmo arrivare ad aggiungere un punto percentuale di crescita al Pil dei paesi del G20 entro il 2021, che diventerebbe un +2,8%, più del doppio, nel 2050.
Ma non è finita qui: se ai benefici diretti degli investimenti si aggiungono anche i benefici economici derivanti dalla riduzione dell’impatto degli effetti negativi – allagamenti delle zone costiere o uragani per intenderci – l’incremento netto del Pil potrebbe arrivare fino al 5%.
Accordo di Parigi, costa ma conviene
A conti fatti, gli investimenti necessari per il contenimento delle temperature a due gradi sono stimati in 103mila miliardi di dollari entro il 2030, solo il 10% in più rispetto all’alternativa conservativa. Ma un’infrastruttura più efficiente porterà anche a risparmi calcolati nell’ordine dei 1.700 miliardi annui.
I dati si riferiscono al: 2020 – 2050
Fonte: Ocse
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