Quanti anni di carcere se ti beccano con 1kg di droga?

tipi di droga

Due anni in Olanda, 20 in Grecia, 9 in Italia. Ecco gli effetti dei tipi di droga

Il grafico mostra quanti anni si fanno in carcere per droga, ovvero, le pene previste dal codice penale per il possesso di 1 kg di vari tipi di droga negli Stati membri dell’Unione europea. Ma soprattutto rende evidente l’enorme disparità delle pene previste nei vari paesi.

Arresti per droga, previsti anche 20 anni di carcere

Il gap è enorme, si va dai due anni in Olanda ai 20 anni in Grecia per gli arresti per droga. In alcuni paesi le sanzioni relative al possesso di sostanze diverse, ad esempio la cannabis e l’eroina, sono simili. In Belgio si rischia lo stesso numero di anni di carcere per droga, meno di 5 anni in media, che si venga beccati con un chilo di eroina, amfetamine o cocaina.

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Anche tra i paesi con leggi e pene più severe, come la Repubblica Slovacca, i giudici non vanno troppo per il sottile e non distinguono tra i vari tipi di droghe (e di reati): 15 anni anche per una pasticca di droga.

La pena prevista per lo spaccio di droga in Italia

Noi ci troviamo al settimo posto fra i paesi europei con le pene più severe, veniamo subito dopo Grecia, Slovacchia, Lituania, Irlanda, Lettonia e Romania. Secondo il codice penale italiano il possesso di uno dei vari tipi di droga, l’eroina, è punito in media 9 anni di carcere, quello di cocaina prevede fino a 8 anni. Per chi, invece, viene condannato per possesso di amfetamine gli anni di carcere scendono a 7 ed infine per la cannabis la media è di 6 anni da scontare. Ma davvero le persone si fanno così tanti anni di carcere per droga?

Ma quanti anni di carcere per droga?carcere droga

Il grafico sopra è interessante. Si riferisce al possesso di 1 Kg di eroina e mostra la pena prevista in teoria dalla legge (riga sottile grigia), quella minima e massima nella pratica (rosa), quanti anni di carcere per droga vengono dati in media (rosso) e, sorpresa, quanti anni si passano in carcere davvero (linea verde).

Da noi, per esempio, se ti beccano con 1 Kg di eroina (e quindi non si può invocare il possesso di droga per uso personale data la quantità) in teoria la legge prevede dai 6 ai vent’anni, ma giudici e avvocati sanno che nella maggior parte dei casi il range va dai 6 ai 12 anni. La condanna che di solito viene inflitta è poi in media di 9 anni. Quanto si resta realmente in carcere per droga e detenzione di stupefacenti? I numeri non lo dicono ma, se l’andazzo è quello registrato negli altri paesi, nessuno sconta tutta la pena fino all’ultimo giorno.

Quanto rischia chi è con uno spacciatore

In Italia, inoltre, è punibile non solo la persona che ha fisicamente con sé della droga, di qualsiasi tipo in misura superiore a quella considerata “per uso personale”, ma anche chi è con lui. Infatti la legge punisce tutti coloro che agevolano il possessore di sostanze stupefacenti, ad esempio ospitandolo in macchina sapendo che ha addosso della droga in quantità superiore al minimo consentito.
Le autorità, in questo caso, devono ovviamente dimostrare che l'”accompagnatore” sappia che è in compagnia di una persona con droga e, in questo caso, si è punibili perché si agevola la detenzione di droga. Cioè si incorre nel reato di concorso in detenzione di droga ai fini di spaccio.

Come si stabilisce l’uso personale di droga?

Dal 1993, anno del referendum sulla depenalizzazione dell’uso di sostanze stupefacenti, il consumo non è più reato ma possono comunque essere applicate delle sanzioni amministrative che però non figureranno sulla fedina penale. Il reato, come detto, arriva se la sostanza che si possiede è superiore alla dose necessaria per una o due occasioni. Questa quantità non si riferisce però, tanto al peso della sostanza in grammi, ma alla quantità di principio attivo presente nella sostanza. Quindi, per esempio, per quanto riguarda la marijuana e l’hashish, la quantità massima di principio attivo è di 500 milligrammi,  pari a circa 5 grammi di sostanza.

Come si classificano le droghe in commercio

Non c’è un metodo univoco per classificare le droghe in commercio, ma uno dei metodi più usati è quello di elencarle per gli effetti farmacologici che hanno sul corpo una volta assunte. In questo caso la suddivisione è la seguente:

  • droghe deprimenti: oppiacei, barbiturici, tranquillanti;
  • droghe stimolanti: cocaina, anfetamina, derivati anfetaminici, caffeina, Ghb, smart-drugs, antidepressivi, khat;
  • droghe allucinogene: canapa indiana e derivati, Lsd, mescalina, ketamina, psilocibina.

Vediamo i dettagli di ognuna di queste droghe.

Oppio è un derivato di una pianta, il papavero, il cui nome scientifico è “papaver sonniferum”. Non ne esiste una sola varietà, in realtà sono centinaia, dipende dalla quantità di morfina che il preparato finale contiene. L’oppio si presenta alla vista come un composto scuro che annerisce se esposto all’aria e alla luce ed emana un odore acre con un sapore estremamente amaro. Gli spacciatori lo confezionano in flaconi di vetro, contenenti la polvere, o, più spesso in “panetti” del peso variabile tra i 250 grammi e il chilo.

L’oppio si può anche mangiare

Si pensa che l’oppio venga solo fumato mentre in realtà può essere anche mangiato e in tutti e due i casi provoca eccitazione dei centri nervosi del corpo dando una sensazione di benessere, serenità e perfino euforia. Passato l’effetto, il soggetto subisce il contraccolpo di uno stato di profonda depressione e sonnolenza con associati disturbi all’apparato digestivo e circolatorio. Nonostante questi effetti collaterali l’oppio è in grado di dare una fortissima dipendenza al soggetto che ne abusa.

La morfina è una droga sintetica

La morfina è un derivato dell’oppio che si ottiene trattandolo a caldo con ammoniaca e calce. Ovviamente, la morfina viene usata abitualmente per trattamenti ospedalieri o farmacologici perché è in grado di ridurre la sensazione di dolore e malessere. In questo caso il nome scientifico è “cloridrato di morfina” mentre se viene usata come droga generalmente viene trattata ulteriormente, sempre con procedimenti chimici, per ottenere l’eroina.

Come annullare totalmente il dolore

La morfina grezza, cioè prima che diventi la sostanza usata in medicina, può essere mangiata ma generalmente viene assunta con iniezioni per ottenere effetti maggiori sul sistema nervoso centrale. Provoca euforia e il totale annullamento della sensazione di dolore. Per questo è particolarmente pericolosa per quanto riguarda la dipendenza fisica e psichica. Dopo averne fatto uso una persona non riesce più a fare a meno di una sostanza che non gli fa percepire più alcun dolore e lo proietta in una dimensione euforica, anche se per breve tempo.

Dalla morfina all’eroina

Come detto, l’eroina è un derivato chimico della morfina. E’ una polvere bianca (o marrone) di sapore molto amaro e odore acido. L’eroina può essere assunta in diversi modi; il più comune è attraverso iniezione ma può anche essere fumata o inalata. In tutti i casi gli effetti allucinogeni dell’eroina durano tra le 3 e le 6 ore. Chi l’assume ha una sensazione deprimente con l’effetto di non provare più nessuna ansia, nessun disagio psichico e, soprattutto, annulla o quasi la sensazione di fame o la voglia di fare sesso.

L’assunzione di eroina provoca sonnolenza e apatia

La sonnolenza è il tratto caratteristico di chi assume eroina alternata a stati euforici incontrollabili, eccitazione e annullamento del dolore, ipotermia e pupille dilatate. Chi assume eroina, in genere, non riesce più a coordinare i movimenti dl corpo e, in caso di consumo abituale, gli effetti sono quelli di una totale apatia e trascuratezza e mancanza d’igiene. La cosa peggiore dell’eroina, a differenza di altri tipi di droga, è l’astinenza dalla sua assunzione che provoca nella persona drogata la totale incontrollabilità di sé e del proprio corpo. L’astinenza provoca atti violenti contro se stessi e gli altri.

Il metadone è un surrogato dell’eroina

Il metadone è utilizzato per cercare di fare uscire dalla dipendenza dall’eroina i soggetti tossicomani anche se, come ha stabilito il Consiglio Superiore di Sanità, è essa stessa una droga, anche se con effetti meno gravi di altri tipi di droga come, appunto, l’eroina. E, in ogni caso, anche il metadone provoca dipendenza. L’aspetto del metadone è quello di una polvere bianchissima, cristallina dal caratteristico sapore amaro, solubile in acqua. Come molte altre droghe può essere assunto con un’ iniezione intramuscolare oppure mangiato. Il metadone ha effetti simili a quelli della morfina perché riesce a ridurre enormemente la sensazione di dolore fisico e psichico.

La cocaina si assume anche come compresse

A differenza di altri tipi di droga, la cocaina ha un’origine naturale perché è il derivato della raffinazione delle foglie della pianta di coca. E’ presente sul mercato illegale sotto diverse forme: polvere, tavolette, compresse oppure liquido. Anche la cocaina può essere assunta in diversi modi: l’inalazione è la modalità più comune ma può essere anche iniettata o fumata. In tutti i casi la sensazione sul soggetto è quella di avere più forza, energia, la riduzione della fatica, l’eccitazione, l’annullamento sella sensazione di fame e di dolore e fatica fisica.

L’astinenza da cocaina è soprattutto psichica

Gli effetti hanno una durata piuttosto limitata nel tempo (3-4 ore) e alla fine il soggetto si sente depresso e assonnato. Una particolarità della cocaina è che è ben tollerata, in genere, e dà poca assuefazione fisica, a differenza, per esempio, dell’eroina, ma dà una forte dipendenza psicologica. In altre parole, il soggetto che fa abitualmente uso di cocaina ha la sensazione di non poter più condurre una vita normale senza continuare ad assumerla, ma si tratta di una sensazione. L’eroina, invece, dà una fortissima dipendenza anche fisica, infatti l’astinenza da eroina è molto più dolorosa dell’astinenza da cocaina.

Come le amfetamine provocano eccitazione

Le amfetamine sono conosciute per essere prodotte nei laboratori clandestini. La serie tv Breaking Bad, una delle più viste la mondo, ha fatto luce e analizzato nello specifico l’impatto di questa droga tra i più giovani. Nel 2019 gli Stati membri dell’Ue hanno segnalato 34mila sequestri di vari tipi di droga amfetamine, pari a 17,0 tonnellate con un aumento della quantità sequestrata negli ultimi quattro anni. Sono stati registrati aumenti significativi in Polonia (1,7 tonnellate) e in Belgio (1,0 tonnellate). L’effetto principale delle amfetamine è l’induzione di un forte stato di eccitazione, tanto che spesso infatti sono usate per migliorare le performance sia fisiche che mentali. L’uso di questa droga è spesso associato all’uso di derivati della cannabis, che servono per annullare l’effetto delle metamfetamine. L’uso prolungato di questa droga provoca l’insorgere di nevrosi e stati paranoici.

La droga dei poveri che crea dipendenza totale: il crack

Il crack è la droga dei poveri, dei senzatetto, delle persone che vivono in forti stati d’emarginazione. Una droga molto economica fatta con gli scarti della cocaina mischiati a benzodiazepine. Tra i vari tipi di droga, la dipendenza creata dal crack è tra le più impattanti sull’organismo. La pandemia ha portato a un aumento del consumo di questa droga tra i gruppi sociali più emarginati, come si evince dal report dell’Osservatorio Ue sulle tossicodipendenze. Il crack viene fumato in pipe di vetro mischiato al tabacco.

I barbiturici servono per curare l’ansia, ma sono droghe

Ci sono anche medicinali che devono essere annoverati, dal punto di vista scientifico, nei vari tipi di droga in circolazione. I barbiturici, per esempio, sono farmaci come il Luminal, il Rivotril, il Tavor. Spesso si inizia la dipendenza proseguendo con l’uso dopo una prescrizione medica. Questi farmaci vengono spesso prescritti per aiutare le persone a disintossicarsi. Spesso, purtroppo, una dipendenza viene sostituita da un’altra.

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Simile all’effetto dei barbiturici è quello dei tranquillanti e delle benzodiazepine come lo Xanax. Oggi in ambito medico le benzodiazepine sono usate al posto dei barbiturici per curare insonnia e stati d’ansia prolunganti. L’aumento del consumo di benzodiazepine durante la pandemia è stato registrato tra i tossicodipendenti ad alto rischio, i detenuti e i consumatori di droga per scopi ricreativi.

La mescalina è legale negli Usa

La droga sacra della tradizione sciamanica messicana. La mescalina è una droga rituale nelle religioni indigene americane. Il potente allucinogeno ,che si estrae dalla pianta del Peyote, viene ancora oggi assunto come sacramento per chi segue la religione nativa. E’ infatti legale in Usa se la propria fede religiosa è quella del Native American Church. Questa droga è stata rese celebre dallo scrittore britannico Aldous Huxley che nel 1954 scrisse il libro “Le porte della percezione”, uno studio sugli effetti del Peyote che influenzò la cultura hippie degli anni Settanta. Questa droga crea solo dipendenza psichica e quindi non provoca crisi d’astinenza.

L’Lsd serve nella terapia del dolore

Il più potente allucinogeno conosciuto. Scoperto negli anni Quaranta dal chimico Albert Hoffman è stato inizialmente un farmaco usato in sede di terapia. Oggi l‘uso di questo farmaco è sperimentale nella terapia del dolore e per curare alcuni disturbi come l’ansia e la depressione. La droga per eccellenza della cultura hippie non causa dipendenza ma l’uso prolungato può portare al manifestarsi di episodi di flashback.

L’ecstasy annulla le percezioni sensoriali

Conosciuta anche come Mdma (Methyl  Dioxy Methylene Amfetamina) e chiamata in Usa in gergo “Molly”. Ha invaso il mercato nel 1985 dando il via al fenomeno delle droghe sintetiche. Uno dei film che denuncia gli effetti devastanti delle droghe sintetiche è “Requiem for a dream” (2000). Lo hanno fatto anche scrittori come Irving Welsh, con Ecstasy: “Three Tales of Chemical Romance” (1996). Welsh è anche l’autore di Trainspotting che con “I ragazzi dello Zoo di Berlino” è tra i libri più famosi sulla dipendenza da droghe. L’Mdma è una droga pericolosissima, sono molti i casi di morte in seguito all’assunzione a causa del fatto che questa sostanza, presa ad esempio durante i rave party, “nasconde” al corpo il bisogno di acqua, la sensazione di stanchezza, il dolore.

Dove la cannabis è legale nel mondo

Legale in California, Colorado,  Washington, Canada e Paesi Bassi. E adesso venduta anche in Italia nella forma del Cbd. Il Cbd è “erba” senza il principio attivo illegale della “maria”, ovvero il Thc. L’abuso di questa droga, la più usata al mondo, può favorire l’emergere di stati d’ansia anche gravi. Ciononostante è usata nelle terapie per curare l’anoressia, la depressione, l’insonnia e nelle terapie del dolore. L’erba crea una forte dipendenza psicologica ma non fisica.

Il referendum italiano sulla cannabis

In Italia a febbraio 2022 la corte costituzionale ha bocciato la proposta del referendum sulla cannabis. Il referendum proponeva di depenalizzare la coltivazione (le vendita dei semi è legale e si possono trovare infatti nei normali negozi di giardinaggio) e di eliminare il carcere per qualsiasi condotta illecita relativa alla cannabis. Sarebbe rimasta comunque illegale la cessione, lo spaccio, di questa sostanza al di fuori dei “canapai”, negozi autorizzati alla vendita. Come, ad esempio, avviene in Spagna dal 2015 con l’istituzione dei Cannabis Social Club.

I dati si riferiscono al: 2021
Fonte: European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA) 

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