Ecco quanto capitale sociale c’è in Italia

C’è una relazione tra istituzione efficiente e fiducia dei cittadini? Sì, ecco quanto vale

La Banca d’Italia ha effettuato una ricerca sul tema della fiducia, intesa come capitale sociale che migliora le condizioni di vita in una comunità locale o statuale.  Questo elemento è stato considerato in relazione al giudizio sull’efficienza delle istituzioni e alla qualità dei servizi locali.

Gli indicatori sulla qualità dei servizi locali

Bankitalia si è preoccupata di inanellare una serie di ricerche sulle regioni italiane considerando innanzitutto l’indice sulla qualità dei servizi locali. L’indicatore è stato costruito tramite domande al pubblico sulla presenza o meno di carenze nei servizi (raccolta, immondizia, illuminazione, ecc.) e sulle attese nell’erogazione (anche le code in posta, all’Ausl, ecc.). Il risultato di questo indice vede in testa la provincia di Trento e all’ultimo posto la Sicilia.

Gli altri indicatori sono:
– l’indice di Charron e altri del 2014 sulla qualità dell’amministrazione, più centrato sull’imparzialità e l’assenza di corruzione nel campo dell’educazione, della sanità e della giustizia. In questo caso al primo posto c’è stata la provincia di Bolzano e all’ultimo la Campania;

– l’indice di Giordano e Tommasino sull’efficienza del settore pubblico in sanità, educazione, giustizia, gestione dei rifiuti: in testa in questo caso sono risultate l’Emilia Romagna e all’ultimo il Molise;

– l’indice di Giacomelli e Tonello che misurano il numero di giorni e le telefonate necessarie per portare a buon fine una pratica (la “mystery call”) in seguito a una chiamata ad un ufficio pubblico. I due test mirano a misurare l’efficienza della burocrazia. Qui in entrambi i casi al primo posto vi è stata la Val d’Aosta.  L’ultimo posto invece ha dato risultati diversi a seconda del test messo in atto. La Puglia ha chiuso la classifica in base al numero di giorni per chiudere una pratica e la Liguria per numero di telefonate.

Il superindice che stabilisce la quantità di capitale sociale

A questo punto, se si raggruppano tutti questi indici e si crea una media per vedere dove è la maggiore quantità di capitale sociale in Italia e si scopre che la Val d’Aosta svetta su tutti, come mostra il grafico sopra. Il grafico va letto considerando che più è basso il numero migliore è il posizionamento in classifica.

La Val d’Aosta è stata seguita da altre province del Nord: Bolzano e Trento, grazie all’ottimo ranking nella qualità dei servizi locali e dell’amministrazione. A chiudere la top five ci sono poi il Friuli Venezia Giulia e la Toscana.

Le Marche precedono sia la Lombardia che il Piemonte, mentre l’Emilia Romagna, come il Veneto, sono poco dietro le altre regioni del centro-Nord. Ad aver pesato sul posizionamento di queste regioni è stata la lentezza della loro burocrazia nello smaltimento della “mistery call”. Colpisce, piuttosto, la posizione della Liguria, all’ultimo posto in uno dei due indicatori sulla macchinosità burocratica, la provincia si è piazzata anche dietro all’Abruzzo.

Analizzando le zone del Centro-Sud si nota come il Lazio sia andato peggio della Sardegna. Nel sud le tre regioni, Campania, Sicilia e Calabria, non riescono ad andare più in là del 16esimo posto su 21 in nessuno dei 5 indicatori.

Cosa c’entra la qualità dei servizi locali

Perché questi ranking sono importanti, al di là del valore in sé? Per Banca d’Italia l’efficienza della pubblica amministrazione, la trasparenza, la corruzione o anche la percezione dei cittadini sono direttamente correlati con la fiducia che degli italiani nelle istituzioni.

Di fatto gli studiosi hanno scoperto che un aumento della qualità percepita del settore pubblico è legato con un aumento della fiducia nell’istituzione locale. Non solo.

Anche se in misura inferiore è stata notata una correlazione tra l’apprezzamento dell’efficienza e dell’efficacia nella pubblica amministrazione (sia essa del comune, della regione o dello Stato) e la fiducia reciproca tra cittadino e cittadino. Insomma: efficienza e benessere sociale sono in una relazione strettissima, anche perché assicurano l’equità tra i cittadini.

Si dimostra come scatti quindi un circolo virtuoso (ma può essere anche vizioso) tra: efficienza delle istituzioni, fiducia verso l’istituzione stessa, fiducia nel prossimo. La Banca d’Italia e questa ricerca sembrano dirci: un comune o una regione trasparente produrrà cittadini più fiduciosi e a sua volta una maggiore qualità dei servizi locali.

I dati si riferiscono al: 2016

Fonte: Banca d’Italia

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